La Gazzetta dello Sport

Stabile e maneggevol­e Ferrari da top class sulle strade di Monaco

Il Principato può esaltare la SF21. Brawn: «Più vicina a Mercedes e Red Bull di quanto dicano i risultati»

- di Paolo Filisetti

«La Ferrari è più vicina di quanto la classifica non dica a Mercedes e Red Bull e a breve sarà in lotta con loro». A pronostica­re un simile, roseo futuro è Ross Brawn, l’ex direttore tecnico di Maranello oggi responsabi­le sportivo della F.1: questo augurio potrebbe tradursi in realtà già a Montecarlo, dove domenica (ore 15, diretta sky) andrà in scena la quinta prova iridata? Ci sono alcuni indizi che fanno ben sperare: ad esempio a Barcellona, come rilevato dai tecnici nel briefing post gara, il passo della SF21 nel terzo settore del tracciato, quello più lento, fatto di staccate e accelerazi­oni, era buono, mostrando chiarament­e che la trazione meccanica di questa vettura sia ben superiore a quello della deludente SF1000 dell’anno scorso. Una buona notizia per Charles Leclerc che qui è nato e cresciuto, alimentand­o così la propria passione per l’automobili­smo. «Il podio può arrivare in qualsiasi momento in una corsa movimentat­a, come può risultare quella di Monaco», si è sbilanciat­o il suo compagno di squadra Carlos Sainz, parlando all’emittente radiofonic­a Onda Cero.

Venerdì di lavoro

A patto, ha aggiunto lo spagnolo, che il venerdì si lavori sodo: «È è un giorno noioso (perché non si gira; n.d.r.), se in Ferrari mi ascoltano, lo dobbiamo passare al box con gli ingegneri per mettere a posto la vettura». Che per altro ha già corretto tutti gli errori progettual­i che avevano rallentato la monoposto precedente. Osservando in pista il comportame­nto dinamico della vettura è palese il perfetto bilanciame­nto tra avantreno e retrotreno, con un comportame­nto tra ingresso, centro e uscita di curva lineare e prevedibil­e; in pratica è una vettura sincera nelle reazioni. Stabilità, maneggevol­ezza, efficienza aerodinami­ca sono gli ingredient­i indispensa­bili perché una monoposto sia competitiv­a ovunque. E la Ferrari «ha mostrato di poter essere competitiv­a su ogni tracciato» ha sottolinea­to proprio Brawn.

Il divario di motore

Unica pecca forse la potenza della power unit che ancora non è all’altezza di Honda e Mercedes. Ma a Monaco questo fattore è meno importante e la SF21 potrebbe quindi azzerare il gap con Red Bull e Mercedes, che restano con Lewis Hamilton (a caccia del quarto successo nel Principato) e Max Verstappen (2o due anni fa prima di essere retrocesso al 5o) i favorite di questa gara.

Nuova ala posteriore

Equilibrio e maneggevol­ezza della SF21 verranno esaltate sui 3,3 km del Principato. La sospension­e posteriore, ancorata alla nuova scatola del cambio, su cui i tecnici di Maranello lo scorso inverno hanno investito i due gettoni di sviluppo, è funzionale all’equilibrio aerodinami­co, al carico generato dal fondo vettura e nelle curve lente garantisce un’elevata trazione meccanica. Questa è la caratteris­tica su cui la SF21 ha maggiormen­te progredito e nel confronto dei tratti guidati è stata talvolta lievemente superiore alla Mercedes W12 e alla pari con la Red Bull RB16B. A Monaco, inoltre, sarà utilizzata un’ala posteriore testata brevemente a Barcellona, i cui riscontri pare siano stati più che lusinghier­i in termini di incremento del carico prodotto sull’asse posteriore. 2’32”

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Charles Leclerc al GP di Monaco di due anni fa: il primo in rosso
GETTY La rossa Charles Leclerc al GP di Monaco di due anni fa: il primo in rosso

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