L’ultimo saluto a Talotti Sul sagrato asticella a 2.32
●La prestigiosa comunità friulana del salto in alto, di fronte alla Chiesa di Santa Maria della Purificazione a Campoformido, alle porte di Udine, ha posizionato ritti e asticella. Rigorosamente al personale di 2.32, record italiano indoor dal 2005 al 2013. Ad accompagnare l’ultimo salto di Alessandro Talotti su questa terra, tanta partecipazione e altrettanta commozione. Sul feretro dell’ex azzurro, che si è spento sabato notte a 40 anni dopo una battaglia di 15 mesi con un tumore, la maglia dei suoi Carabinieri. A celebrare don Cristian, che due settimane fa aveva sposato Ale e la sua Silvia, ex iridata di pattinaggio a rotelle, una roccia anche nell’ora più difficile. In Chiesa i parenti, con mamma Paola, papà Mario, la sorella Debora e le autorità, fuori i compagni di Nazionale: i gemelli Giulio e Nicola Ciotti con mascherina griffata JJ, il soprannome dell’amico che non c’è più; poi Gibilisco, Campioli, Galletti, Fent, Marin, Alterio, Casarsa, Dal Soglio, Zanello e le signore, Levorato, Incerti, Lah. Quindi, appunto, generazioni di saltatori friulani: da Di Giorgio a Toso, da Del Forno al tecnico Gasparetto. Poi Sergio Baldo, vicepresidente Fidal e la consigliera Anna Rita Balzani che ha letto toccanti parole. Davide, amico d’infanzia ha ricordato il Talotti ragazzino, un altro gli ha dedicato un canto di montagna. Fioccano le iniziative, ora: gli ex compagni chiederanno che la Nazionale lo ricordi agli Europei a squadre di fine mese e che la gara di alto del Golden Gala diventi per sempre il Trofeo Talotti. Il Comune vuole intitolargli un impianto. I Ciotti, poi, hanno lanciato una raccolta fondi on line a favore del bimbo di Ale e Silvia nato a ottobre: ha già toccato 28.000 euro. Il piccolo Elio, un giorno, capirà. E sarà orgoglioso.