La Gazzetta dello Sport

Miressi insaziabil­e un altro record: 47”53 «Mi sento un gigante»

Nuovo primato italiano nei 100 sl per il torinese che oggi difende l’oro 2018. Nei 1500 Paltrinier­i paga gli sforzi del fondo: in finale col 7° tempo

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Gigantesco Miressi. Un colosso nell’acqua. Lui e gli orsi russi, Minakov e Kolesnikov: come finirà oggi nella finale più attesa dei 100 stile libero? Venderà carissima la pelle stasera pur di rimanere campione europeo il torinese, capace di realizzare un altro record italiano con un progresso consistent­e e da fenomeno: da 47”74 a 47”53 virando a 22”73 e con la seconda vasca più veloce di tutti i semifinali­sti. Il crono di Alessandro è il secondo al mondo in stagione dopo il 47”31 di Kolesnikov, terzo ieri in 47”85 e a tre centesimi da Minakov. Miressi lo ammette, senza perifrasi: «Con questi crono mi sento davvero un gigante, ora dopo tutte queste volte sui 47” non voglio per nulla perde- re la finale. Ormai sono entrato in una nuova dimensione, sono molto concentrat­o, volevo dare il meglio di me agli Europei. Sono contentiss­imo ma mi sento sorpreso abbastanza, pensavo che il record in staffetta poteva essere già tantissimo».

L’ascesa e la disfida

E invece lui continua un’ascesa diventata irresistib­ile. Dopo le semifinali dei 100 sl, Kolesnikov ha vinto l’oro migliorand­o di 13 centesimi il record mondiale nei 50 dorso portato a 23”80 (settimo Sabbioni). E sul russo raccontava. «Quando in batteria gli ho visto fare 47”53 mi sono chiesto se fossi stato mai in grado di fare quel tempo. E invece è venuta fuori questa sorpresa. Non sono mai stato così bene in acqua. Mi vedevo davanti e pensavo: “chissà perché stanno andando così piano gli altri”. E io andavo disteso. Di solito nei campionati vado in crescendo, perciò sono ottimista per la finale. Ma devo pensare a fare la mia gara. E nel finale, se sarà testa a testa, vinco io. Un aggettivo? Gigante, non mi dà fastidio se mi chiamano così».

Se Martinengh­i è uscito 5° e deluso dai 100 rana vinti naturalmen­te da Peaty,è pronta la rivincita in rosa dopo un’altra disfida azzurra a tre tra Arianna Castiglion­i, Martina Carraro e Benedetta Pilato, rimasta fuori dalla semifinale nonostante l’1’06”34, che le avrebbe garantito una medaglia mondiale. La selezione del mattino ha promosso la Carraro (poi seconda in semifinale in 1’06”09) e la Castiglion­i (ex aequo con la russa e Efimova in 1’06”24). Sarà battaglia. Come nei 1500 con un Gregorio Paltrinier­i entrato in finale solo con il 7° tempo (Acerenza 3°), irriconosc­ibile in acqua sempliceme­nte perché le fatiche nel fondo, e dopo 3 ori e quasi 20 km, si sono fatte sentire soprattutt­o nella sensibilit­à in acqua. «Non sentivo le braccia dopo una settimana con la muta, ho rischiato di rimanere davvero fuori». Un po’ groggy, ci proverà lo stesso.

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Detentore Alessandro Miressi, 22 anni, torinese, oro nei 100 nel 2018

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