Gattuso-Inzaghi che intreccio tra Lazio e Napoli
I due giovani tecnici sono fra i più contesi e attendono per la scelta giusta. Intanto De Laurentiis prosegue i contatti con Spalletti
In scadenza Entrambi però sono destinati a chiudere con l’attuale club
Gennaro Gattuso e Simone Inzaghi hanno una postazione privilegiata tra i tiratori scelti nella caccia grossa alle panchine migliori per la prossima stagione. All’improvviso si son trovati inconsapevolmente uno di fronte all’altro: la Lazio si è fatta avanti per Gattuso, mentre il Napoli tiene nel mirino Simone insieme a tanti altri. E se i due si scambiassero il posto? È un’opzione da non trascurare nei giorni della roulette che li vede accostati anche alla Juventus, in alternativa ad Allegri e Zidane.
Mosse italiane
Prendiamo la scelta di Gattuso di voltare le spalle alla Fiorentina. Non concordavano i programmi con Rocco Commisso ma, soprattutto, c’è la voglia di Ringhio di scegliere al meglio il suo futuro, senza fretta. Anche perché nelle ultime ore alla sua porta ha bussato personalmente Claudio Lotito. Se ne parlava da settimane, perché il feeling tra i due è noto da tempo. La mossa del patron biancoceleste, comunque, è da incastonare in un dialogo ormai sofferto con il suo attuale allenatore. Simone Inzaghi, da cinque anni alla guida degli aquilotti, ha il contratto in scadenza e più volte in questi mesi si era dato per certo il prolungamento con un sostanziale ritocco. Ma per un motivo o per l’altro l’appuntaconsumato mento decisivo è sempre slittato. Alla base c’era evidentemente un raffreddamento nei rapporti, a prescindere dai risultati. Nel mezzo Igli Tare ha faticato a mediare in questa stagione, anche perché Inzaghi junior ha voglia di una nuova esperienza. E se fosse proprio quella di Napoli? In un recente passato il suo nome è stato associato alla panchina azzurra, in coincidenza con i pruriti di Aurelio De Laurentiis con il tecnico calabrese. In realtà lo strappo tra i due si è soprattutto sulle stringenti modalità del rinnovo proposte dal presidente e mai metabolizzate da Rino. Il nodo non è mai stato economico, ma legato ai vincoli collaterali. Oltre che alla gestione della crisi invernale in cui il tecnico si è sentito solo.
Bilanci
Ormai siamo alla vigilia delle grandi decisioni. La bella rincorsa degli uomini di Gattuso ha spazzato via tutte le nubi nell’ambiente napoletano,
sebbene sullo sfondo rimanga quell’irrigidimento tra Ringhio e il suo attuale presidente. In definitiva l’allenatore è libero di scegliere la propria strada al 30 giugno: tutti ormai danno per scontata la separazione e i segnali, al momento, vanno ancora in quella direzione. Ma quel no alla Fiorentina e ora il tentennamento con la Lazio dimostrano che Gattuso vuol riflettere bene prima di prendere una decisione, senza fretta. In ogni caso una scelta obbligata nei giorni che precedono il verdetto per l’atteso ritorno in Champions.
Altri scenari
E se lunedì il proprietario della società napoletana si rendesse conto che è meglio mediare e restare sulla vecchia strada? È un’ipotesi per ora remota, considerato l’orgoglio dei protagonisti della vicenda. Tuttavia un colpo di scena non è da accantonare del tutto. A tal proposito va osservato come in queste settimane il Napoli abbia sondato più candidati, tutti di livello. Eppure ADL è rimasto sempre ad un passo dalle intese, senza mai chiudere per davvero.
I papabili
Anche con Luciano Spalletti tutto appare pronto da diverse settimane: al punto che molti hanno dato per chiuso l’affare. Invece Aurelio, anche in questo caso, ha finito per temporeggiare, nonostante il tecnico toscano (ricordiamolo) nel frattempo stia esaurendo il suo vincolo con l’Inter: dunque è libero di accasarsi quando meglio ritiene. L’attivissimo presidente ha bussato davvero a tante porte. Non a caso ha avuto dei colloqui anche con Allegri oltre che con Benitez e Fonseca. In questo qualificato lotto c’è, come dicevamo, lo spazio anche per Simone Inzaghi, e ciò dimostra che ciascuno sta giocando le proprie carte con disinvoltura, senza paura delle invasioni di campo. Un fatto è certo. La scalata in classifica (oltre alla consistenza della rosa) ha reso sempre più appetibile la panchina azzurra e quest’aspetto sta pesando non poco in questo momento di notevoli cambiamenti nel nostro campionato. Da tempo non c’erano tante novità all’orizzonte, a riprova che molti hanno voglia di voltar pagina. Si comprende bene, allora, come Inzaghi e Gattuso abbiano tante attenzioni. Sono indubbiamente tra gli emergenti nella generazione di mezzo. E la Serie A non vuol lasciarseli scappare.