NICOLA FELICE: «FATTA UN’IMPRESA» MA LA CONFERMA NON È SCONTATA
da Covid-19 dentro lo spogliatoio, ha decisamente il sapore di un’impresa. Non lo nasconde affatto, lui, che il giorno dopo la notte dell’Olimpico si è «svegliato molto felice. La mia più grande soddisfazione è, tornando a casa, poter rivedere la felicità sulle facce di quelle tante persone che conosco da anni. Questo mi riempie di gioia».
La sofferenza
Nicola aveva ereditato un Toro in crisi di identità il diciannove gennaio. Ha lavorato e sofferto, riuscendo a ricostruire un progetto che ha badato alla concretezza grazie alla quale ha conquistato ventitré punti in diciannove partite. Decisivi. «Delle mie tre salvezze raggiunte in Serie A, questa è stata senza dubbio la più complicata, la più tosta, per tante dinamiche. Mi ripaga di tutto commenta Nicola -. Abbiamo raggiunto l’obiettivo che avevo promesso ai ragazzi quando sono arrivato, mi dispiace averlo fatto alla fine, perché avremmo potuto arrivarci anche prima. Ne abbiamo passate tante, come è forse giusto che sia all’interno di un percorso così lungo, perché non c’è salvezza senza sofferenza. Devo ringraziare il presidente Urbano Cairo che mi ha scelto per completare questa stagione».
Le riflessioni
Messa in cassaforte la salvezza, ieri mattina è cominciata in società la riflessione a tutto tondo sul Toro futuro. Intanto il tecnico granata continua a ricevere pubblicamente i complimenti da Cairo in tutti i suoi interventi mediatici: «Nicola ha ridato motivazioni ed entusiasmo, ha fatto una bellissima rincorsa - è il plauso di Cairo -. Dopo aver fatto quattordici punti nel girone di andata non era facile». Da qui a essere certi della riconferma di Nicola, però, ce ne corre, per le modalità con cui il Toro ha concluso il campionato, per la grande sofferenza finale e perché Cairo ha già detto che non vuole più arrivare alla fine di una stagione in una situazione simile. «Adesso finiamo il campionato, poi la prossima settimana ci incontreremo con Nicola per parlarci e faremo tutti i ragionamenti che vanno fatti», annuncia il presidente granata.
La ricostruzione
Quella avviata in società è un’analisi che andrà in profondità, preliminare a una ricostruzione perché «l’obiettivo è ripartire in un certo modo sottolinea Cairo a Radio 24 -, ma non è il momento di fare