La Gazzetta dello Sport

IL PRINCIPE di Monaco GRAN PREMIO LECLERC «NON È SOLO CASA MIA QUI HO COLTIVATO L’AMORE PER LE GARE»

Il ferrarista: « Mai stato fortunato sin dai tempi della F.2 in questa gara, spero di sfatare il tabù. Vincere è solo un sogno ma sarebbe quasi più bello che a Monza»

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Ha cominciato a innamorars­i delle auto e delle corse fra queste strade. Ogni mattina prendeva lo scuolabus alla fermata di Boulevard Albert 1er, dove c’è il rettilineo su cui sfrecciano le Formula 1, e faceva il solito giro della città percorrend­o a 40 all’ora le curve che oggi affronta al massimo sulla Ferrari. La favola di Charles Leclerc, il Piccolo Principe, è indissolub­ilmente legata a Montecarlo e al suo GP. Da bambino guardava la gara dal terrazzo di casa di un amico, affacciata sulla curva di Santa Devota, e inseguiva con lo sguardo la macchina rossa di Michael Schumacher, che era già allora nel suo destino. «Qui ci sono la mia famiglia, i miei amici, le mie maestre. È dove ho studiato, ho mosso i primi passi e imparato a nuotare. Ma è soprattutt­o il posto dove è cresciuta la mia passione, perché chiedevo a mio padre di andare sulla pista del suo amico Philippe Bianchi per guidare i kart, ma poi era ammirare le Formula 1 a Montecarlo che faceva il resto», racconta Leclerc. «Vincere in casa sarebbe indescrivi­bile. Come a Monza nel 2019 e anche di più».

Family days

È un sogno per ora proibito. La Ferrari, a meno di miracoli o clamorosi colpi di scena, non può battere Mercedes e Red Bull in questo campionato. Neppure contando su tutto il talento di Leclerc. Ma è vero che il Principato è il luogo delle sorprese, una roulette che gira come al Casinò. «Tutto è possibile qui, perché ci sono rischi e imprevisti, ma parliamo di sogni. Sulla carta, sarebbe ottimo piazzarsi dietro ai due team in testa al Mondiale, anche perché la Red Bull sistemerà l’assetto per rendere al meglio sulle curve lente e quindi sarà difficile da contrastar­e», continua Leclerc. «Un podio? Era una speranza su altre piste e lo è su questa a maggior ragione, visto che si tratta di un tracciato particolar­e e unico». Sua madre Pascale ha un negozio di parrucchie­ra in città. Suo fratello maggiore Lorenzo, che lavora come consulente finanziari­o, sarà presente a fare il tifo. E ci sarà al suo fianco anche Arthur, il minore dei Leclerc, che milita nella Ferrari Academy e gareggia in Formula 3. «I miei amici guarderann­o le prove e le qualifiche da casa. Ma domenica saranno sulla mia tribuna», dice Charles. Il ritorno del GP, dopo la cancellazi­one forzata del 2020 a causa del coronaviru­s,

La passione nata coi kart ma vedere il gran premio ha fatto il resto

Domenica gli amici verranno a sostenermi sulla mia tribuna

Charles Leclerc

Terza stagione alla Ferrari

Il salto in avanti Charles: «Dura recuperare il gap 2020 ma stiamo crescendo»

coinciderà anche con il ritorno del pubblico dal vivo: circa 7500 persone al giorno. «Sono elettrizza­to. Purtroppo non mi è mai andata bene. In Formula 2, nell’anno del titolo, ebbi un problema al pit stop; al debutto in Formula 1, con l’Alfa Romeo, fui fermato da un’avaria ai freni; e nel 2019, con la Ferrari, ho fatto un incidente dopo essere partito indietro per una valutazion­e sbagliata nelle qualifiche. Adesso spero di sfatare la tradizione negativa». La lotta iridata quest’anno è con la McLaren di Lando Norris, che ha appena rinnovato il contratto oltre il 2022, restando fedele al team di Woking che l’ha lanciato. Una storia simile a quella di Leclerc. «Sono felice per lui, so che cosa significhi far parte di una squadra storica, essendo pilota della Ferrari. Nel mio caso — spiega Leclerc — aver firmato fino al 2024 è stata una scelta naturale, visto che sognavo di correre con il Cavallino e credo nel progetto. La macchina sta facendo progressi. Non siamo ancora dove vorremmo, perché tutti alla Ferrari vogliamo lottare per la vittoria, ma bisogna considerar­e il ritardo da cui partivamo nel 2020. Non è facile recuperare con il livello della competizio­ne che esiste in Formula 1».

L’esame di Carlos

Ne è convinto anche Carlos Sainz, l’altro pilota della rossa, che ha lasciato la McLaren per approdare a Maranello. «Siamo i primi a essere critici e a volere di più. Ma era impossibil­e passare di colpo da un secondo e mezzo di ritardo alla vittoria. Alla Ferrari ci sono tante persone di talento che hanno già dimostrato di saper fare macchine veloci nel 2017, 2018 e 2019. Ho fiducia in loro», dice lo spagnolo. Il figlio d’arte è sempre andato forte a Montecarlo. «Il mio primo successo importante è stato nella Monaco Cup di kart — ricorda Sainz —. Poi ho fatto bene anche in Formula Renault 3.5 e in Formula 1. Su questo percorso bisogna osare, spingi davvero al massimo te stesso e la macchina cercando il limite, e credo che sarà un indicatore del mio livello di confidenza con la Ferrari. Riuscirò a capire se ho fiducia nella macchina. È normale che l’obiettivo sia battere Charles e conquistar­e il podio».

Il compagno Sainz: «Qui ho fatto sempre bene, ho vinto pure coi kart»

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 ?? LAPRESSE ?? Gara di casa Charles Leclerc, 23 anni, firma autografi sul molo fuori dal paddock di Montecarlo; a destra con Carlos Sainz, 26, nella corsia box
LAPRESSE Gara di casa Charles Leclerc, 23 anni, firma autografi sul molo fuori dal paddock di Montecarlo; a destra con Carlos Sainz, 26, nella corsia box
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