Giannelli a Perugia: «Condividiamo la stessa ambizione»
Colpo di mercato: il regista della Nazionale dopo 11 stagioni lascia Trento e ritrova sulla panchina Grbic
Quella di Verona del primo maggio, la finale di Champions League, passerà alla storia come l’ultima partita di Simone Giannelli con la maglia di Trento, dopo 11 anni. Da ieri il regista della Nazionale, uno dei più grandi talenti della pallavolo italiana, è un giocatore di Perugia. Non è proprio come se Gigio Donnarumma fosse passato dal Milan all’Inter, ma qualcosa del genere. Di certo è il trasferimento top di questo mercato, che, nonostante la crisi legata al Covid, sta mostrando affari incredibili in Superlega. E questo del regista bolzanino rilancia di colpo le quotazioni di Perugia, delusa dopo la stagione appena conclusa in campionato, Coppa Italia e Champions League. Di fianco alla stella Leon è arrivato anche l’americano Anderson e la società spera di portare anche Kamil Rychlicki. Con Giannelli si tratta di una supersquadra, grande favorita su tutti i fronti per il prossimo anno. «Sono molto contento di entrare a far parte di Perugia, una piazza molto importante ed una società che negli ultimi anni ha operato investimenti importanti e che punta in alto. Ha già raggiunto traguardi notevoli, ma ne cerca altri maggiori. E questa è la stessa cosa che voglio io, lavorando ogni giorno duro in palestra e creando insieme ai miei nuovi compagni una mentalità giusta. Arrivo dopo una vita all’Itas, sono grato a Trento ed alla società per tutto e ora sono felice di iniziare questo nuovo percorso con la Sir. Sono molto carico, pronto a mettermi in gioco, stimolato e desideroso di dare tutto per la società».
Incontri
E a Perugia Simone ritrova Nikola Grbic, che quel primo maggio era sulla panchina dello Zaksa e si è portato la Champions in Polonia strappandola proprio a Trento e a Giannelli. Una partita che probabilmente ha cambiato la storia di entrambi. Visto che Grbic è poi diventato allenatore di Perugia e Giannelli è diventato il palleggiatore della squadra umbra del presidentissimo Gino Sirci. «Nikola è stato nella sua carriera in campo un grandissimo regista e lo ricordo quando era a Trento perché nel 2009 iniziavo il percorso con le giovanili. È un ottimo allenatore e sono contento di averlo a Perugia. Io devo e voglio migliorare, penso di avere dei margini e voglio crescere a Perugia».