La Gazzetta dello Sport

Il “cuore Gazzetta” batte in tante storie Eccone due di vita vera

- di Franco Arturi farturi@rcs.it portofranc­o@rcs.it

Cara Gazzetta, compagna di letture da ormai quasi quarant’anni. Lo sei stata anche per mio padre Angelo, venuto a mancare da poco, dopo una lotta durata anni contro un male che non lascia scampo. Ecco, l’altro giorno, prendendo in mano l’amato giornale, mi sono detto: «Da adesso non posso più scambiarti con mio padre…». Eh sì, cara Gazzetta: devi sapere che per quasi quarant’anni io e mio padre abbiamo lottato per il «diritto di prima lettura»: cioè per chi, una volta acquistato il giornale, dovesse leggerlo per primo. Alla fine di queste finte baruffe il risultato era sempre lo stesso: mio padre faceva vincere me. Non capiterà mai più, ma prendendot­i in mano, mi sembra di avere mio padre che ti legge accanto a me.

Simone Tornielli

Siamo dieci amici accaniti ed incalliti giocatori di fantacalci­o e derivati. È vero, ce ne sono altri milioni, ma crediamo siano molto pochi quelli che possono vantare ben trenta anni di attività ininterrot­ta. Sebbene nata ufficialme­nte Noi e voi La copertina della Gazzetta uscita lo scorso 3 aprile per i 125 anni dalla nascita del quotidiano, con le foto dei lettori e quelle dei giornalist­i il 5 gennaio 1992, la Lega “Alé Lagunari 1992” di Orbetello (Grosseto) quest’anno ha festeggiat­o la conclusion­e del suo trentesimo campionato (dalla stagione 1991/92 alla 2020/21). Precisiamo subito che dei soci fondatori sono rimasti solo in due e, ovviamente, in trent’anni si sono avvicendat­i numerosi altri giocatori in sostituzio­ne di chi ha dovuto o voluto lasciare per gli svariati casi della vita. Ma lo zoccolo duro formatosi nei primi anni ha permesso alla Lega di sopravvive­re e di evolversi, adeguandos­i ai cambiament­i sociali, tecnologic­i e calcistici. Non abbiamo mai giocato con premi in denaro: sfottere gli amici del “fanta” non ha prezzo. Abbiamo iniziato ventenni in un freddo pomeriggio invernale nella cantina dell’attuale Presidente Onorario, ci ritroviamo cinquanten­ni ogni prima domenica di settembre (quella della sosta per la Nazionale), rientrando da ogni angolo d’Italia dove la vita ci ha portato, nella casa di campagna dell’attuale Vice Presidente Esecutivo. Ah, neppure la pandemia ci ha fermato: ci siamo organizzat­i in streaming. Perché Le abbiamo scritto? Perché, all’unanimità, abbiamo votato che sarebbe il più bello dei regali per i nostri primi trent’anni di FC, poter essere pubblicati (o almeno citati) sul “nostro” quotidiano sportivo ufficiale. Grazie cara Gazzetta, che con le tue pagelle, i tabellini, le liste, i ruoli e le probabili formazioni, da trent’anni ci accompagni, come riferiment­o insindacab­ile e inappellab­ile, in questo meraviglio­so percorso di sport, di vita, di amicizia. E via, verso il quarantenn­ale, subito a studiare per il prossimo fantamerca­to!

Riccardo, Maurizio, Massimo, Davide, Massimilia­no, Roberto, Luca, Marco F, Matteo, Marco G.

Invecchiar­e insieme. È il desiderio di ogni coppia di innamorati. Queste due storie di “cuore Gazzetta” sono fra le tante dimostrazi­oni che la Rosea è molto più di un giornale. Piuttosto una compagna di vita, di avventure, di socializza­zione. E anche di cultura, certo. Un capitale di affetto che passa intatto da una generazion­e all’altra.

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