Parte la caccia all’attaccante A Mourinho piace Weghorst
Vertice per Dzeko la prossima settimana: nel mirino c’è anche la punta del Wolfsburg. E da Londra elogi di Kane al portoghese
l calcio, in fondo, è anche un gioco fra noi stessi e l’immaginario che una parola ci evoca. Dici «Olanda» e magari pensi ai tulipani, alle biciclette, ai mulini a vento, e poi a Vincent Van Gogh e ai suoi tormenti, e quindi a Johan Cruijff e a quell’”Arancia Meccanica” che ha cambiato strategie e tattiche del mondo del pallone. Insomma, l’ultima associazione che piomba dalla Germania – Wout Weghorst corteggiato dalla Roma – trascina con sé un universo che probabilmente va anche oltre il valore di un calciatore che in Bundesliga, con la maglia del Wolfsburg, ha segnato 60 gol in 112 partite. A 28 anni, d’altronde, il centravanti – cresciuto tra Emmen, Heracles ed AZ Alkmaar – sembra avere raggiunto in Germania la piena maturità, quella che lo ha catapultato nella na
Izionale «orange», dove ha accumulato finora 4 presenze. Ha il contratto in scadenza nel 2023 e ha una valutazione di 30 milioni, ma si può trattare. A Trigoria, forse, i calciatori olandesi hanno un fascino particolare, tant’è vero che negli ultimi giorni anche lo svincolato (dal Lione) Memphis Depay è stato associato alla Roma, anche se ormai sembra sempre più vicino al Barcellona.
Dzeko più lontano
D’altronde, si sa che la Roma sta cercando un attaccante, e tutto questo lascia pensare che l’avventura di Edin Dzeko in giallorosso sia alle battute finali. La prossima settimana il suo agente, Alessandro Lucci, incontrerà Tiago Pinto e l’accordo per una separazione consensuale potrebbe trovarsi se la società rescinderà il contratto, risparmiando così i 15 milioni lordi che pagherebbe fino al 2022. Uno come Dzeko non avrà problemi a trovare un top club che lo soddisfi, ma è difficile pensare che la Roma possa monetizzare chiedendo soldi per il cartellino di un calciatore che ha già 35 anni. Morale: l’accordo è possibile, tant’è vero che la moglie del bosniaco, Amra, riferendosi agli allenamenti che fa spesso con le sue amiche, ieri ha scritto sui social: «Sperando che non sia l’ultimo allenamento insieme». Così, visto che Mayoral resterà in prestito, la pista Weghorst sembra praticabile, tant’è che in tanti hanno notato come sui social ci sia già un “legame” tra l’attaccante e gli account del club giallorosso e dello stesso Mourinho.
Il sogno Kane
E a proposito del portoghese, ieri ha colpito l’intervista rilasciata a Gary Nebville da Harry Kane, attaccante e stella del Tottenham, che ha fatto un confronto tra Pochettino e Mourinho. «Hanno uno stile di lavoro completamente diverso, nel gioco, nell’organizzazione e nell’allenamento. Con Mauricio facevamo tanta palestra, mentre con José molto meno. Lui si aspettava che fossimo uomini e ci comportassimo come tali in campo. Voleva dei leader. Ad essere onesti, è lì che non ha funzionato del tutto con José: non avevamo abbastanza quella leadership che serviva in quel momento. Ovviamente il club era in una fase difficile, con Mauricio che era stato esonerato non è mai semplice l’arrivo di un nuovo allenatore. Con José ho avuto un ottimo rapporto, ci siamo trovati dal primo istante. Penso che ci capissimo, avevamo una mentalità simile e il modo in cui vedevamo le cose in campo, fuori dal campo e la mentalità in allenamento. Abbiamo costruito un ottimo rapporto. Ancora una volta è un peccato che non siamo riusciti a vincere, ma mi ha sicuramente aiutato nella mia carriera». Che adesso potrebbe essere a una svolta. «Sono arrivato a un bivio, sono qui da 16 anni, ci sono le basi per fare il punto. Non voglio arrivare alla fine della mia carriera con tanti rimpianti. E non ho mai detto che sarei rimasto al Tottenham a vita». Quanto basta per far sognare i tifosi della Roma. Impressioni? L’inglese ha in mente altre destinazioni, ma bastano le sue garanzie su Mourinho per far dimenticare le malinconie di questo finale di stagione. 3’35”
TULIPANI
Con Mourinho ho avuto un ottimo rapporto, ci siamo trovati dal primo istante