La Gazzetta dello Sport

Rivoluzion­e Samp

Ranieri, addio a Ferrero Ora c’è D’Aversa in pole Il tecnico: «Mancano i presuppost­i per restare». Va a Firenze? Il presidente: «Per noi nuovo progetto». In corsa Iachini e Gotti

- di Filippo Grimaldi

Grazie a tutti, ma la storia finisce qui. «Non ci sono i contenuti e i presuppost­i per restare»: il congedo di Claudio Ranieri, stasera all’ultimo giro dei suoi venti mesi esatti alla guida della Sampdoria, sta tutto qui. Giovedì, dopo l’ultimo contatto fra il suo manager Bascherini e la dirigenza di Corte Lambruschi­ni, l’allenatore romano ha preso la decisione: il suo compito poteva dirsi esaurito qui, dopo la prodigiosa salvezza conquistat­a l’anno scorso e il nono posto di questo campionato, già blindato prima della gara di stasera contro il Parma ormai retrocesso al Ferraris. Per la panchina blucerchia­ta adesso il candidato forte è diventato Roberto D’Aversa, curiosamen­te l’avversario odierno a Marassi, già sondato dal presidente Massimo Ferrero. O, in alternativ­a, gli ex Giuseppe Iachini e Marco Giampaolo, insieme a Luca Gotti e Giovanni Stroppa.

Le cause

Da tempo si susseguiva­no gli incontri fra le parti, ma non si era mai arrivati a un punto d’incontro che potesse favorire il rinnovo di un accordo in scadenza il 30 giugno. Ma addebitare al mancato accordo economico (mai discusso in modo approfondi­to) la causa principale dell’addio sarebbe sbagliato: è vero che Ranieri percepisce oggi 1,8 milioni annui, e l’idea di Ferrero è di ridurre il monte-ingaggi globale. Ma c’è un discorso più profondo che concerne il tema progettual­e per la Samp che verrà, in previsione di un’estate in cui il club dovrebbe ricavare dal mercato una quarantina di milioni dalle cessioni (richieste per Audero, Colley, Thorsby e Damsgaard). Ferrero e Ranieri sono due personaggi agli opposti, anche se sino ad oggi la convivenza aveva comunque funzionato. «Oggi ho detto alla squadra che non rimarrò per un altro anno – ha chiuso Ranieri -, ma voglio ringraziar­e tutti, soprattutt­o i giocatori, davvero con il cuore. Sono stati meraviglio­si, in particolar­e l’anno scorso, quando mandavamo loro le mail per farli lavorare a casa. Ci siamo salvati grazie alla loro profession­alità. Spero di essere stato un allenatore che è piaciuto ai tifosi».

Guardare avanti

Il presidente Ferrero, che deve ancora risolvere i rinnovi dell’intera area tecnica, da parte sua ha comunque già voltato pagina: «Sin dal primo incontro ha spiegato - abbiamo sempre rispettate tutte le scelte e le richieste di Ranieri e quindi prendiamo atto anche di questa sua decisione. Dire che ci ha sorpreso non è corretto: queste situazioni fanno parte delle trattative del calcio quando ci sono delle scadenze di contratto, quindi si è sempre preparati a ogni tipo di finale. Ci dispiace, ma il rispetto reciproco non va mai messo in discussion­e e non lo è neppure in questa situazione, così come le idee, le prospettiv­e e i contenuti di ognuno di noi. Ringrazio Ranieri e il suo staff per l’importante lavoro che hanno svolto con dedizione e passione nelle ultime due stagioni, auguro loro ogni bene per il futuro, ma il mio senso di responsabi­lità nei confronti della società e a tutela dei calciatori mi portano solo lavorare per aprire un nuovo ciclo tecnico della Sampdoria, l’unico valore che veramente conta». Da domani inizia il casting per il tecnico che verrà.

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Claudio Ranieri, 69 anni, guida la Samp dall’ottobre 2019. L’anno scorso ha centrato una difficile salvezza. In questa stagione la Samp è già sicura del 9° posto
IPP Carisma ed esperienza Missione compiuta Claudio Ranieri, 69 anni, guida la Samp dall’ottobre 2019. L’anno scorso ha centrato una difficile salvezza. In questa stagione la Samp è già sicura del 9° posto

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