Italiano favorito per il Sassuolo, Semplici-Cagliari si tratta
Da lunedì scatta il grande valzer Juric: il Verona punta alla conferma. Maran o Zanetti se Gotti lascia Udine
Ancora due giorni e poi la rumba partirà. Ma il movimento è già cominciato con l’uscita di Claudio Ranieri dalla Sampdoria. Il tecnico romano, che il 20 ottobre compirà 70 anni, di pensione non ne vuol proprio sentir parlare. Perché per lui parlano i risultati. Che lo condurranno su un’altra panchina. Quale? Su quella del Cagliari siede Leonardo
Semplici, fiorentino. Con i rossoblù ha compiuto un miracolo. E ora il vento gli è girato a favore. I presupposti per continuare ci sono. Ma la prossima settimana lui e il presidente Tommaso Giulini si parleranno. «I matrimoni si fanno in due», ha detto Semplici che a Cagliari non vorrebbero mai vedere andar via. Ma il tecnico chiederà garanzie tecniche e gestionali. Sicuramente vorrà avere meno interferenze. In caso contrario il Cagliari (che ha sotto contratto Eusebio Di Francesco) potrebbe virare proprio su Ranieri che portò i sardi in serie A nel 1990 con la famiglia Orrù.
Juric
Piacciono anche Luca Gotti e Ivan Juric. Ma il croato, che il miracolo lo fa da due anni a Verona, dovrebbe restare sull’Adige dove vive bene e ha il contratto. Chi deve scegliere sicuramente l’allenatore è il Sassuolo che si è lasciato con Roberto De Zerbi (che va allo Shakhtar). In cima alla lista c’è Vincenzo Italiano che il ds Giovanni Rossi ha avuto modo di testare spesso perché allena il fidanzato della figlia Gyasi e perché Rossi è di Carrara a 20 minuti da La Spezia. Italiano deve parlare col suo club che ha una nuova proprietà e sa che il valore aggiunto è il tecnico. In lista anche Stroppa e Dionisi, e c’è sempre Gotti che settimana prossima incontrerà i vertici dell’Udinese. La volontà dell’allenatore di Porto Viro è quella di andare avanti in Friuli. Ma l’intesa va trovata anche se Gino Pozzo ha molta fiducia ln lui. I rumors parlano di Rolando Maran, già vicino in passato, e Paolo Zanetti che sogna la A col Venezia, dove ha un triennale, ma non è detto che rimanga.