La Gazzetta dello Sport

Dalla Liga alla Premier chi resta in gioco fino all’ultimo metro

- di Alessandro de Calò

L’ultimo metro di questa stagione, sudata e pandemica, diventa anche l’ultimo metrò per molti personaggi e squadre importanti, ricche e più o meno indebitate.

Se stacchiamo gli occhi da terra, guardando un po’ all’Europa troviamo in ballo titoli da assegnare, qualche Davide contro Golia, diversi sprint per la Champions, proprio come succede da noi con la partita a tre fra Milan, Juve e Napoli. Qualcuno rimarrà inevitabil­mente giù dal treno, a fissare il binario vuoto, e a rimuginare su quello che avrebbe potuto essere. Da stasera alla fine del weekend si aprirà il grande tappo che finora ha tenuto chiuso il mercato nel suo labirinto. Troppe operazioni, pensate e possibili, sono legate a filo doppio. Dipendono dal colore dei verdetti di queste ore e restano maledettam­ente interconne­sse e subordinat­e: ognuna si porta dietro qualcos’altro, o lo esclude. Per dire, nell’ultima conferenza stampa prima del match col Villarreal, Zidane è stato tempestato da domande sul suo futuro. Rispetterà il contratto col Real che scade nel 2022 o andrà via prima? Non risponde. Ha già deciso e non vuole dirlo? Muto. Una bugìa avrebbe le gambe corte. Dal suo “sì” o “no” dipende il futuro di un po’ di gente, a cominciare da Allegri e Raul per continuare con Pirlo e altri allenatori al centro della giostra. Ma questa è solo la punta dell’iceberg. Ieri mattina, uno dei quotidiani sportivi di Barcellona ha dedicato la copertina all’ipotesi del trasferime­nto di Griezmann alla Juve come possibile rimpiazzo di Ronaldo, nel caso in cui Cristiano dovesse partire. Un francese alla corte di un francese, sempre che la squadra bianconera dovesse affidarsi alla guida di Zizou. Ma per Zidane avrebbe senso venire a Torino e non ritrovarsi con CR7? Anche no, evidenteme­nte. E si può pensare a una Juve fuori dalla Champions però con Ronaldo che lotta ancora insieme a noi? Concentria­moci sulle sentenze in arrivo. Il Napoli sembra un Tgv inarrestab­ile lanciato verso il traguardo: perderà Gattuso, ma è difficile che perda il pass per l’élite europea. Giù dalla torre, dunque, finiranno la Juve o più facilmente il Milan e qui – sempre dalla Spagna – si registrano altri movimenti: Raiola, che coltiva buoni rapporti col presidente blaugrana Laporta, avrebbe offerto Donnarumma al Barça a costo zero, nel caso in cui il Milan dovesse fallire l’obiettivo Champions. E Ter Stegen? Niente, il portierone tedesco potrebbe finire sul mercato per rimpolpare le casse un po’ esauste dell’attuale Barcellona. Questa sera, nella Madrid vaccinata e riaperta del postCovid, i tifosi festeggera­nno la nuova squadra campione di Spagna. Resta da capire se saranno quelli dell’Atletico o del Real. Tutto in 90 minuti, senza appello. La pressione è imperiale. L’elenco dei mondi possibili alla fine del weekend contiene i nomi di altri campioni e club importanti.

Il Psg insegue il Lilla avanti di un punto, ma rischia di non prenderlo e di perdere, formalment­e, il dominio sul calcio francese. Questo verdetto spalancher­ebbe le porte a ulteriori arrivi e partenze, forse clamorosi. Ci sono anche un po’ di pazienti inglesi sulla griglia. Tra Chelsea, Liverpool e Leicester uno è di troppo nello sprint Champions. Potrebbero rimanere fuori anche i Blues di Tuchel che tra una settimana rischiano di vincerla, la Coppa. Con un colpo di reni Klopp ha rimesso in corsa i Reds che sembravano tagliati fuori dai grandi giochi. Il tedesco ha scritto la data di scadenza della sua avventura ad Anfield: stop nel 2024, a fine contratto. Se tutti parlassero chiaro come lui, il rebus che abbiamo davanti sarebbe molto più leggibile. Pazienza, aspettiamo i verdetti. Poi dovranno farlo, è questione di ore.

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ZZ top Zinedine Zidane da tecnico ha vinto tre Champions con il Real Madrid
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