Liga febbre a 90’
UN TITOLO IN VOLATA SIMEONE: «UNA FINALE» ZIDANE E SERGIO RAMOS VINCERE E DIRE ADDIO L’Atletico va a Valladolid con 2 punti di vantaggio, ma in caso di parità trionfa il Real, che ha gli scontri diretti favorevoli. A Madrid arriva il Villarreal
Gli ultimi 90 minuti assegneranno la Liga n.90. L’Atletico ha 2 punti di vantaggio e gioca a Valladolid, con la squadra del presidente Ronaldo Nazario che lotta per salvarsi. Il Madrid insegue e attende il Villarreal occupato da altri pensieri: mercoledì si gioca la finale di Europa League con lo United. I blancos sono in vantaggio negli scontri diretti: in caso di arrivo alla pari si confermeranno campioni. L’Atletico cerca la Liga n.11, la 2ª con Simeone in panca, col Cholo che ha vinto, da giocatore, anche la 9ª; il Real il successo n. 35. Per Zizou da tecnico questo è il 4° campionato disputato dall’inizio alla fine, e ne ha già vinti 2 su 3.
Sfigati a chi?
Fotografata la situazione numerica, passiamo ai tanti contenuti emozionali. Per esempio la proverbiale capacità dei colchoneros di cadere all’ultimo ostacolo, che gli ha fatto costruire un bel pezzo della storia sul negativo mito del «pupas», gli sfigati. Il gol di Schwarzenbeck al 119’ della finale di Coppa Campioni ’74; quello di Ramos al 93’ in quella del 2014; il rigore di Griezmann nel 2016, e via dicendo. L’Atletico guida dalla giornata 12 ed è arrivato ad avere 10 lunghezze in più e una gara in meno rispetto al Real. Ha accumulato 50 punti nelle prime 19 partite, ma solo 33 nelle seguenti 18. Simeone non si è mai staccato dal suo abituale mantra del «partido a partido», ed è arrivato all’ultimo incontro col destino nelle proprie mani. «È una finale. Si affrontano due squadre per obiettivi diversi e daranno la vita per ottenere ciò che cercano», ha detto il Cholo. A Valladolid temono l’invasione colchonera, ma temono di più di andare in Segunda. Due tra Huesca, Valladolid ed Elche accompagneranno l’Eibar. Ronaldo è stato contestato da parte dei tifosi e ha tre obiettivi: salvare la squadra, tranquillizzare i tifosi e far felice il suo gran amico Florentino Perez.
Zidane assediato
Che continua a sfogliare la margherita della panchina, con Allegri sempre favorito su Raul alla successione di Zidane. Ieri Zizou ha cercato di respingere come ha potuto le tante domande sul suo futuro. Gli hanno chiesto se il Madrid può migliorare senza di lui. «Chiaro», la laconica risposta. Poi di fronte al bombardamento ha parlato spesso al passato, come se fosse già andato via, ha ricordato l’enorme legame che ha costruito passando 20 anni alla Casa Blanca motivando col bene del club quello che da settimane sembra essere un addio certo. Zizou ha detto di non essere stanco, cercando di riportare l’attenzione sulla vitale partita di oggi pomeriggio col Villarreal.
Savic no, Ramos sì
In campo Simeone non ha Savic, e il montenegrino ex Fiorentina è diventato una pedina fondamentale della difesa dell’Atletico. In questa stagione è mancato in 4 partite e la squadra di Simeone ne ha vinta solo una, perdendone due. Zidane invece recupera Ramos, che ha una gran voglia di dimostrare che sta bene a Luis Enrique che lunedì darà la lista per l’Europeo. Dopo 16 stagioni potrebbe essere l’ultima partita col Real del capitano, che sul tavolo ha un contratto in scadenza e un’offerta di rinnovo con stipendio tagliato da 12 a 5 milioni di euro netti. Manca di nuovo Hazard, che in attesa di rifarsi col Belgio chiude tristemente un’altra pessima stagione col Madrid, ci sono Benzema e Suarez, rispettivamente 22 e 20 gol in questa Liga. Tante storie, un trofeo: chi ha detto che il 90 è il numero della paura?
Il Cholo carica «Si affrontano due squadre per obiettivi diversi, daranno la vita»