Lecce-Corini: tanti rimpianti e divorzio a un passo
Prima la promozione diretta sprecata, poi il rigore fallito da Mancosu: tutto con migliore attacco e miglior bomber Si valuta per il tecnico: piace Baroni
Non è stato un fallimento, ma sicuramente un’occasione sfumata a pochi passi dalla meta. Eliminato dal Venezia in semifinale, il Lecce non si dà pace per aver mancato la promozione diretta da secondo in classifica, quando aveva distaccato Salernitana e Monza rispettivamente di 4 e 6 punti. Se Mancosu non avesse sbagliato il rigore, la squadra avrebbe comunque disputato la finale per il salto in Serie A.
Prima dell’errore decisivo del capitano, però, i giallorossi avevano sprecato clamorosamente chances per difendere la posizione in graduatoria. Miglior attacco (alla pari con l’Empoli con 68 gol, e Coda capocannoniere) ma una difesa troppo ballerina (peggio hanno fatto solo 7 squadre), il Lecce ha pagato un conto esorbitante per il rendimento in casa, dove ha vinto solo 6 gare. Nelle prossime ore il presidente Saverio Sticchi Damiani e il responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino incontreranno l’allenatore Eugenio Corini, sotto contratto sino al 2023. Non è da escludere una separazione anticipata col tecnico, che negli ultimi 8 incontri ha ottenuto solo un successo e 2 pareggi, oltre a 5 sconfitte.
Lo scenario
In attesa dell’incontro, in città già comincia a circolare qualche voce sull’eventuale sostituto: tra le altre, anche quella su Marco Baroni, difensore giallorosso ai tempi di Mazzone, che ha sfiorato i playoff con la Reggina. La scorsa estate il Lecce, contando su una paracadute di circa 7 milioni (al netto di contribuzioni), aveva annunciato un progetto triennale per puntare al ritorno in A. Invece, è andato subito vicino all’obiettivo, anche per merito di Corini, che ha lanciato Hjulmand, Bjorkengren e Rodriguez,
gestendo difficili situazioni extra-campo e il mancato contributo da parte di 5-6 acquisti attesi come sicuri protagonisti.
Le prospettive
Il Lecce, che chiuderà il bilancio a giugno con una lieve perdita, ha sopportato un monteingaggi di quasi 13 milioni, il terzo in B dietro Spal e Monza. Corvino dovrà inventarsi ancora qualcosa. In questa stagione ha allestito la squadra, con 16 arrivi (10 acquisizioni definitive) spendendo meno di un milione e mezzo: Henderson, circa 500 mila euro, il cartellino più costoso, appena 200 mila euro per Hjulmand.