Alto, forte, sottovalutato E ha già vinto sull’Angliru «Anch’io nella mischia»
Il britannico, 4° a 1’17” da Bernal, alla Vuelta 2020 ha domato la salita più dura e ha chiuso 3°: «Ho poche attenzioni? Meglio»
di Miguel Indurain, e ora fa base ad Andorra come tanti dei suoi colleghi. «Non ho mai preso in considerazione alternative al ciclismo perché non so fare altro — ha raccontato —. Ah sì, so cucinare, magari potrei tentare questa strada dopo la bici. Invece non sono molto social, non mi piace raccontare la mia vita così, preferisco passare del tempo in luoghi veri con delle persone vere». Hugh John Carthy è alla quarta partecipazione al Giro, e in quello di due anni fa arrivò undicesimo. Lo chiamano Huge, e deve questo soprannome proprio alla corsa della Gazzetta, quando uno speaker pronunciò così il suo nome. Huge, lo Zoncolan ti aspetta.
Non so fare altro che non sia correre in bici. A parte cucinare: chissà, finita la carriera...