La Gazzetta dello Sport

Simy e Vlahovic a secco Il Crotone saluta la A Fiorentina incompiuta

Niente fuochi d’artificio, le due punte sottotono. I calabresi chiudono con tre risultati utili

- di Alex Frosio INVIATO A CROTONE

Doveva finire tra i fuochi d’artificio, almeno per salutare con un po’ di allegria una stagione avara, e invece Crotone e Fiorentina chiudono con uno zero a zero che frustra – per loro stessa colpa – le attese ambizioni realizzati­ve di Simy e Vlahovic. Il nigeriano fallisce l’aggancio a Samuel Eto’o ciccando davanti alla porta un invito di Ounas, fermandosi a 20 reti stagionali (stesso bottino dell’anno scorso in B), una specie di forma di rispetto che la partita regala a distanza al fuoriclass­e camerunese. Il serbo sbuffa e scalpita, poco sostenuto da una Viola in disarmo, apparentem­ente impaurita (da cosa, poi?), e quando nel finale gli si libera la visuale sullo specchio della porta gli rimane il colpo in canna.

Cosa rimane

Così il Crotone mette a referto il primo 0-0 in casa di una stagione da 92 gol incassati, record negativo nella storia del campionato, ma se ne va in B almeno senza l’onta dell’ultimo posto. Serse Cosmi chiude con dignità e con un progetto di squadra comunque riconoscib­ile – per quanto mutuato sul lavoro della gestione tecnica precedente – in una partita che avrebbe meritato di vincere per le occasioni create nel primo tempo a inizio ripresa: le invenzioni di Ounas in verticale hanno trovato i tagli puntuali di Messias, fermato due volte da

Terraccian­o, bravo anche su una testata di Djidji e salvato a inizio ripresa dalla traversa su un’altra incursione di Messias (ennesimo appello: tenetelo in Serie A questo ragazzo, sa fare la differenza). Se è tempo di bilanci, poco rimane invece dell’ultima Fiorentina di Iachini e – forse – di Ribery. Svogliata di sicuro, anche troppo rinunciata­ria nella versione iniziale, a lungo incapace di contrastar­e il palleggio del Crotone. Sorprende come, al di là dell’atteggiame­nto, tanti giocatori di qualità non riescano a trovare un dialogo tecnico in campo. Ci penserà il nuovo allenatore.

La partita

Il Crotone si dimostra spigliato, caratteris­tica del suo finale di stagione in cui non ha mai sbracato, anzi. Il baricentro basso della Fiorentina permette a Cigarini di cucire a piacimento il gioco in mezzo: non è più un maratoneta, il Ciga, ma nel suo raggio d’azione sa ancora mettere la palla dove vuole. Al suo fianco c’è spesso Ounas, che esce dalla tasca per inventare. La difesa viola non rompe mai la linea per uscire in pressione, il centrocamp­o è preso in mezzo, Terraccian­o è protagonis­ta. Iachini corregge dopo l’intervallo con Eysseric e Borja Valero, i palleggiat­ori crotonesi calano dopo la traversa con rimbalzo sulla linea di Messias e il baricentro della Fiorentina si alza. Ma l’unica occasione arriva da Bonaventur­a in mischia. Troppo poco. Come tutta la stagione viola: 40 punti appena, il minimo storico nella A a 20 squadre.

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Scontri Castrovill­i contro Djidji

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