La Gazzetta dello Sport

A Bernal basta poco... «Non serviva vincere»

La maglia rosa scatta solo negli ultimi 300 metri ma guadagna ancora: «Salita tosta, va bene così»

- di Ciro Scognamigl­io

Gli ultimi tre chilometri erano mostruosi, non c’era modo di fare tanta agilità

Egan Bernal 24 anni

Più di così non potevo fare. Le botte della caduta dell’altro giorno si sono fatte sentire

Gianni Moscon

27 anni

«Il successo di tappa non mi interessav­a», ammette candidamen­te Egan Bernal. Un pochino sorprenden­te – vincere in vetta al mito-Zoncolan non è una opportunit­à che capita tutti gli anni, anzi – ma fino a un certo punto nel senso che nella testa del colombiano c’è soltanto la maglia rosa di Milano. «Volevamo gestire la situazione. Io sono stato più in difesa che in attacco, seguendo Yates e aspettando gli ultimi trecento metri per scattare. Ho guadagnato qualcosa (11” con una sorta di sprint in salita, ndr) ed è sempre positivo. Il primo test su una ascesa così impegnativ­a è andato bene, la schiena non mi fa male. Ma bisogna rimanere con i piedi sopra la terra…».

Prospettiv­a

Quest’ultimo è il mantra del 24enne capitano di IneosGrena­diers, al debutto al Giro dopo avere vinto il Tour de France 2019, e c’è da scommetter­e che non cambierà fino a Milano. Per una eventuale impresa in rosa in alta montagna bisognerà attendere, forse, l’ultima settimana. «Avere superato una tappa importante aumentando il vantaggio mi rende felice. Di questo Zoncolan gli ultimi tre chilometri erano veramente duri, io sono salito con il 36x32 e non c’era modo di fare tanta agilità. Non ho bisogno di attaccare in questo momento… Yates non l’ho mai sottovalut­ato, so quanto sia forte. Ma non guardo solamente il secondo in classifica. L’Astana ha tirato forte perché Vlasov evidenteme­nte voleva giocarsi la tappa, ci sta. A volte va bene e a volte no. Vlasov sta facendo un bel Giro e io non mi sento il padrone di questa corsa che considero ancora molto aperta. Una giornata negativa potrebbe capitare pure a me». La squadra continua a sostenerlo al meglio. Gianni Moscon, per sua stessa ammissione, non era in grande giornata eppure non si è risparmiat­o nella prima parte nello Zoncolan. «Più di così non riuscivo a fare, le botte dell’altro giorno nella caduta si sono fatte sentire. L’importante è che Egan stia bene, e in effetti sta molto bene». Il colombiano Dani Martinez è nella top-ten (9°) pur facendo il gregario. E non si contano i chilometri, in pianura e non solo, in cui Bernal è letteralme­nte appiccicat­o alla ruota del nostro gigante, Filippo Ganna: un risparmio di energia notevole. «Stiamo lavorando benissimo», sintetizza il leader. E pure sulla vetta del Kaiser si sono viste le bandiere del fan club italiano di Egan, la cui vita è sempre più rosa.

 ?? AFP ?? Leader Egan Bernal, 24 anni, impegnato negli ultimi 300 metri dello Zoncolan dove ha staccato i rivali di classifica
AFP Leader Egan Bernal, 24 anni, impegnato negli ultimi 300 metri dello Zoncolan dove ha staccato i rivali di classifica

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