Benny boom!
BBenedetta primatista. Cartolina da Budapest, scritta con poderose bracciate da Benny Pilato nei 50 rana non olimpici: «Ciao Lilly, è 29”30!». Il record mondiale di 29”40 di Lilly King, ragazzona dell’Indiana e padrona della rana veloce nel 2017 in questa Duna Arena diventò iridata, è stato spazzato ieri agli Europei dalla sedicenne ragazzina di Taranto. In semifinale, esattamente come riuscì la prima volta a 18 anni a Federica Pellegrini a Melbourne 2007 nei 200 sl. Primatista e argento mondiale ma non ancora campionessa europea, l’unico titolo che manca a Benny in vasca da 50 metri (lo prenderà stasera). Fede era stata l’ultima azzurra a vivere questa sensazione nel 2009 ed è anche in carica nei suoi 200 sl. Dopo la sua quarta medaglia si complimenta così con la baby fenomeno: «E’ molto più sveglia di quando avevo 16 anni io. Ricordo la prima volta di Melbourne, e non ci dormii la notte per quella giornata storica in cui tolsi il primato alla Van Almsick. Mi stupisce Benny per quanto sia davvero tosta e più furba della Pellegrini a 19...». Benny si era fermata in batteria a 10 centesimi dal record mondiale migliorando solo quello italiano del 2020 da 29”61 a 29”50. Di sera, il sensazionale botto. Il coach da casa si è messo a urlare dal balcone per questa «emozione incredibile».
▶ Benedetta,cosa prova a botta
calda?
«Non voglio piangere come ogni volta, oddio cosa ho fatto. Wow».
▶ Ha tolto il record alla King... «Non me l’aspettavo davvero, volevo migliorare solo il tempo della batteria, magari il record europeo che era a due centesimi ma non pensavo così. Sono solo contentissima per adesso». 3Perché ancora non ha la medaglia?
«Già, ma sono in finale». 3E chi potrà mai batterla? «Quando ho visto il tabellone e il crono non volevo crederci, non ho realizzato. Wow!». 3Cos’è cambiato tra batteria e
semifinale?
«Di mattina ero arrabbiata, di pomeriggio no. Una questione emotiva come per i 100».
▶ A proposito se non è la stessa specialità da quella olimpica, almeno la gara del cuore la carica?
«Nei 50 ho meno ansia dei 100, sono molto più sicura. Mi diverte
tanto farli mentre preparo Tokyo».
▶ Un record per...? «Soprattutto per il mio allenatore Vito d’Onghia che è di Taranto. E poi per i miei genitori e tutta la mia famiglia, la mia barboncina Gilda e il mio pappagallo».
▶ Un raccolto preparato nel sud: quanto orgoglio c’è? «Non abbiamo la vasca da 50 metri, spero che i pugliesi abbiano guardato la mia gara».
▶ Nuota come il marziano britannico Peaty?
«La Peaty delle donne? Non esageriamo...».
▶ Qui a Budapest aveva già fatto meraviglie...
«Questa ormai è la mia piscina. Ho vinto l’oro mondiale giovanile, ho fatto i record nella Isl, e adesso...».
▶ Cosa faceva 4 anni fa quando la King realizzava il su 29”40? «Io ero solo un’esordiente».
▶ Sui social lei dà i voti ai com
pagni: e su di sé? «10 per la gestione dell’attesa e della tensione, 8 per il tempo nei 100 e 9 per l’esperienza».
▶ Come festeggerà il suo primo primato?
«Quando torno con qualche giorno di pausa».
▶ Cosa le ha detto l’allenatore? «Mi ha mandato un audio era casa ed è monto contento anche di come stiamo costruendo i 100 per Tokyo. Qualificarmi a dicembre non è stato facile. I 50 sono come un gioco che mi divertono tanto».
Volevo migliorare il tempo della batteria, magari il record europeo...
Benedetta Pilato sulla sua prestazione da primato