CHIAMATELA NORD LEAGUE
Milano è tornata ai vertici del calcio, la Juve non muore mai Napoli che delusione: faccia il mea culpa
Finisce come meno te lo aspetti. Dalla zona Champions esce la favorita della vigilia, il Napoli, che pareggia in casa. Entrano insieme le duellanti Milan e Juve, che vincono entrambe in trasferta. La squadra di Gattuso si è trovata davanti un Verona motivato che ha lottato e difeso il pari senza regalare nulla. Nelle ultime otto partite i gialloblù avevano messo insieme tre punti, frutto di tre pareggi e cinque sconfitte. Forse il Napoli ha pensato che l’impegno fosse facile e la vittoria scontata: la realtà è stata amarissima per Gattuso che lascia al quinto posto e non riesce a regalare a tifosi e città la Champions. Però il Napoli, che aveva il destino nelle proprie mani, deve recitare solo il mea culpa: aveva il calendario migliore, ma nelle ultime cinque gare ha pareggiato in casa con Cagliari e Verona. Senza Napoli, Lazio e Roma, il centro-sud esce dalla Champions, dove invece la Lombardia piazza tre squadre (le due milanesi e l'Atalanta), e il Piemonte una, l’eterna Juve che «non muore mai». La Signora ha temuto di vivere una stagione fallimentare, ma l’ha recuperata al fotofinish con la vittoria della Coppa Italia e il raggiungimento della Champions che ha un grande significato sportivo ed economico. Il Bologna è stato avversario morbido come quel tonno che si taglia con un grissino, e la Juve ha chiuso i conti subito. Se la bella impressione mostrata in questo finale potrà bastare a Pirlo per salvare la panchina lo vedremo nei prossimi giorni. Se sarà addio, il tecnico potrà salutare con un bilancio che non può essere definito esaltante, ma neanche da buttare. Che la Juve prima o poi dovesse fermarsi era fisiologico: farlo mantenendo la Champions e portando a casa due coppe, le consentirà di ripartire senza dover asfaltare tutto. La scelta di lasciare Ronaldo in panchina per scelta tecnica però apre nuovi scenari sul futuro di CR7. In Europa League l’addio sarebbe stato probabile, ma ora?
E veniamo al Milan che chiude il campionato secondo in classifica con la sedicesima vittoria in trasferta (record) grazie a due rigori di Kessie che portano a 20 quelli ottenuti quest'anno. Numeri e statistiche lasciano però lo spazio ai giudizi: il Milan ha meritato di arrivare in Champions per la stagione da protagonista che ha vissuto, per un girone di andata straordinario, per un gioco a lungo brillante e convincente, per aver dovuto fare a meno per gran parte del girone di ritorno di Ibrahimovic. Se l’è meritata Pioli che ha camminato negli ultimi 90 minuti su un filo sottile: da una parte c’era il trionfo del ritorno in Champions dopo sette anni di assenza e dall’altra il disastro di un quinto posto dopo essere stato campione d’inverno. Ora può godersi il gran risultato raggiunto.
Milano chiude la stagione con il primo e il secondo posto che sanciscono il ritorno definitivo ai vertici del nostro calcio. La prossima stagione ripartirà con le milanesi in lotta per il titolo, con la Juve che vorrà riconquistarlo, con l’Atalanta che cercherà l’ultimo salto di qualità. Il Napoli deve recuperare dalla delusione, ma la squadra c’è, vedremo se sarà Spalletti a guidarla. La Roma ha già cambiato e preso Mourinho, la Lazio potrebbe salutare Inzaghi.