Nicola adesso guarda avanti «Incontrerò a breve il club»
Il tecnico: «Chiudiamo la stagione rimontando tanti punti» Zaza: «Dovevamo fare di più per le nostre potenzialità»
(PRIMO TEMPO)R1-0
MARCATORI: Bremer (T) al 29’ p.t., Tello (B) al 27’ s.t.
TORINO (3-5-2)
Ujkani; Izzo (dal 25’ s.t. Singo), Bremer, Buongiorno; Vojvoda, Rincon (dal 40’ s.t. Bonazzoli), Mandragora, Verdi (dal 12’ s.t. Linetty), Ansaldi; Sanabria (dal 25’ s.t. Belotti), Zaza PANCHINA Sirigu, Lyanco, Nkoulou, Karamoko, Kryeziu ALLENATORE Nicola ESPULSI nessuno AMMONITI nessuno BARICENTRO BASSO (49,9 m) CAMBI DI SISTEMA nessuno
BENEVENTO (3-5-2)
Manfredini; Glik, Barba (al 1’ s.t. Pastina), Caldirola; Letizia, Hetemaj, Dabo, Improta (dal 36’ s.t. Sanogo), Foulon (dal 12’ s.t. Tello); Gaich (dal 12’ s.t. Lapadula), Di Serio (dal 43’ s.t. Diambo)
PANCHINA Lucatelli, Tello, Viola, Tuia, Insigne, Schiattarella ALLENATORE F. Inzaghi ESPULSI nessuno AMMONITI Hetemaj e Pastina per gioco falloso BARICENTRO BASSO (48,9 m) CAMBI DI SISTEMA nessuno
ARBITRO Di Bello di Brindisi NOTE Tiri in porta 6 (compresa una traversa)-2. Tiri fuori 2-2. Angoli 8-3. In fuorigioco 3-0. Recuperi p.t. 0’, s.t. 4’ ala il sipario su una stagione di sofferenza non senza un pizzico di amarezza. Perché ieri sera Davide Nicola avrebbe voluto salutare, nel suo stadio, con una vittoria. Non è andata come desiderava, resta quella salvezza portata a casa prima del congedo con il Benevento. Ieri sera si è chiusa una storia, da questa mattina ne comincia però subito un’altra: perché da oggi inizia la ricostruzione, per la quale già dalla notte di mercoledì nell’Olimpico laziale in società sono iniziate le doverose riflessioni sul progetto che dovrà nascere. Nicola adesso aspetta la decisione del presidente Urbano Cairo sul suo futuro, per una conferma che non è scontata e che è anch’essa oggetto di analisi.
CGrazie ragazzi
Nell’ultima notte Nicola non si nasconde, «mi dispiace, perché abbiamo cercato di vincerla fino alla fine», ma poi firma l’arrivederci con un pensiero dedicato ai suoi calciatori: «Anche se in questo momento è complicato, devo ringraziare i ragazzi perché sono stati bravi». Poi il suo bilancio: «Chiudiamo la stagione avendo rimontato tanti punti sulle dirette concorrenti e avendo fatto più punti di molte squadre che ci hanno preceduto in classifica – commenta Nicola -. Il grande lavoro svolto da me, dal mio staff e dai ragazzi ci deve lasciare soddisfatti, perché è stato raggiunto qualcosa di importante che non era scontato. Quando le cose si mettono in un certo modo, nonostante le aspettative, bisogna lavorare duramente e noi sappiamo il duro lavoro che c’è stato dietro». E chiude: «Adesso è finita e da domani (oggi, n.d.r.), quando sarà il momento, ci incontreremo serenamente con la società, a cui esporrò le mie idee. Come ho detto ai ragazzi, indipendentemente da quel che accadrà, porterò ognuno di loro nel mio cuore».
L’unico sorriso
Se il Toro non è riuscito a regalarsi la gioia nel capitolo finale di questa avventura, l’unico sorriso della serata è quello di Gleison Bremer. Lui che è stato il miglior calciatore della stagione granata, sia per continuità che per il livello delle prestazioni, si è regalato il quinto gol in campionato. Certo, non è bastato al Toro ma gli dà la consolazione di aver archiviato la sua annata più prolifica. Centrando un piccolo primato: era dalla stagione 2014-2015 che un difensore del Toro non andava cinque volte a bersaglio in campionato. In quella stagione ci riuscì Glik (sette gol), tornato ieri sera per la prima volta da avversario allo stadio Olimpico Grande Torino. «I miei cinque gol sono il frutto del tanto lavoro svolto al Filadelfia – racconta Bremer -. Era da un po’ che non facevo gol, peccato per il pari». Chi aggiunge la sua è Zaza, il quale riconosce che «dovevamo fare di più. C’è rammarico per le potenzialità che avevamo e per la storia della maglia che indossiamo».
Che Bremer Un difensore granata non segnava così da sei anni
2’18”