La Gazzetta dello Sport

Primo podio in rosso «Felice ma non troppo Potevamo vincere»

Lo spagnolo: «Ho iniziato a crederci dopo giovedì» Binotto: «Non pensavamo di essere così forti qui»

- di Mario Salvini

Anche nella gara in cui non si vede un sorpasso nemmeno a pagarlo, il mondo si può ribaltare in ventiquatt­r’ore. Dall’arrabbiatu­ra nera di sabato, Carlos Sainz è passato al risultato più brillante della sua breve vita in Ferrari e di tutta la carriera. Ne è soddisfatt­o, certamente, e senza dubbio rinfrancat­o. Eppure il retrogusto del sabato, aggravato dalla disavventu­ra di Charles Leclerc, è rimasto ad intaccare la gioia. «E’ un gran risultato», ha detto Carlos. «Se prima di venire qui mi avessero proposto di firmare per un secondo posto avrei accettato. Eppure il sapore non è buono come dovrebbe essere. Un po’ di amarezza resta. Sono stati strani giorni». Segno che Carlos non deve aver dormito molto bene, tra sabato e domenica. Quella pole, o quanto meno la prima fila, acchiappab­ile e sfumata, ha continuato a tormentarl­o. «Quando ripenserò a tutto più a freddo sono sicuro che sarò contento e fiero. Tutta la Ferrari deve essere fiera. Il secondo posto, il massimo che si poteva ottenere oggi, è arrivato grazie a un mix tra caratteris­tiche del tracciato, progressi della macchina e performanc­e dei piloti. Ribadisco: se mercoledì mi avessero detto che non sarei stato al 100% contento di un secondo posto non ci avrei creduto, da giovedì invece quando ho visto il passo ho cominciato a pensare che avrei potuto vincere la mia prima gara proprio qui, a Montecarlo». E la responsabi­lità è aumentata quando Carlos ha capito di esser rimasto solo in pista, senza più Charles. «Ho sentito il peso sulle spalle – ha confermato – perché oggi il team meritava il podio». Sotto al quale a nessuno è sfuggita la presenza di Leclerc, nonostante una delusione che dev’esser stata (sportivame­nte) devastante e che oltretutto si sommava a quelle patite praticamen­te in tutti i precedenti in casa. «Lo spirito di squadra è quello giusto, e non è una cosa che capita per caso», ha sottolinea­to il team principal Mattia Binotto.

Il futuro della F.1

Podio che mai come ieri ha fatto intraveder­e il futuro. E sul quale Carlos è salito con due ex compagni di squadra. Tutti e tre alla prima volta nel Principato: con Max Verstappen e col suo amicone Lando Norris, con cui nelle interviste pre-premiazion­e ha allestito una di quelle gag a cui ci avevano abituati negli anni in McLaren. Sainz si è intromesso nell’intervista di Lando, e lui. «Vai via, non rubarmi la mia gloria». Poi, più seriamente, commentand­o il primato di trio più giovane di sempre allo champagne (pardon: spumante) a Monaco, nonché il terzo più giovane in assoluto, ha detto: «Penso che il futuro della F.1 sia al sicuro». Frase applaudita dai colleghi. «Niente da aggiungere, gran bel messaggio», ha scherzato Verstappen.

A piccoli passi

Al netto dei guai a Leclerc, anche Binotto è sembrato soddisfatt­o. «Bravo Carlos – ha detto ancora in team radio – hai fatto un grande weekend. Siamo fieri di te». Quindi ha proseguito: «Che potessimo arrivare a Monaco col potenziale per vincere non se l’aspettava nessuno, nemmeno noi». E dunque il rammarico è che «si potevano guadagnare anche molti più punti sulla McLaren». Tanto per mantenere ben presente le prospettiv­e della stagione e i suoi obiettivi. Anche perché non è ovviamente Montecarlo il riscontro probante per il resto del campionato. «E’ chiaro – ha proseguito il team principal – che la nostra macchina può dare soddisfazi­oni su determinat­e piste. Cercheremo di migliorarl­a, ma noi pensiamo al medio e al lungo termine, non guardiamo alla singola gara. Vogliamo costruire un ciclo vincente, e lo si fa solo a piccoli passi». Questo è stato uno.

 ?? EPA ?? Miglior piazzament­o Carlos Sainz, 26 anni, al miglior piazzament­o in Ferrari, con cui eguaglia il 2° posto dello scorso anno a Monza con la McLaren
EPA Miglior piazzament­o Carlos Sainz, 26 anni, al miglior piazzament­o in Ferrari, con cui eguaglia il 2° posto dello scorso anno a Monza con la McLaren
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Dopo gara Carlos Sainz, 26 anni, abbracciat­o da Charles Leclerc, 23

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