Razzetti è d’argento Fede quinto podio Staffette di bronzo
Nei 400 misti a sorpresa Alberto si supera e cede solo a Borodin. La Pellegrini trascina la “mista” e gli uomini vanno anche a Tokyo
La cinquina di Federica Pellegrini, la sorpresissima di Razzetti e la qualificazione della staffetta mista maschile ai Giochi. Dopo i trionfi in rosa, anche Fede ci mette il suo solito ardore per portare sul podio la 4x100 mista lanciata a dorso dalla Panziera, tenuta a rana da un’ottima Arianna Castiglioni e a farfalla da Elena Di Liddo, finché la trentaduenne olimpionica sempre in acqua in tutti gli Europei, ha trovato l’ultimo numero trascinando al bronzo l’Italia con il record italiano. Una Fede immensa da 53”66 per la quinta medaglia personale (e sono 58 in carriera): per recuperare energie «ho spento anche la sveglia, ho voluto dormire 12 ore filate - racconta - è stata una settimana lunga per me. Volevo rendere onore a questa staffetta che ci ha regalato tanto negli ultimi anni e sta crescendo a livello internazionale tantissimo». Sbriciolato di 20 centesimi il 3’56”50 del pass olimpico del 2019, Fede tocca il muro e regala anche il quinto podio e il primo bronzo dopo gli argenti di Strasburgo 1987, Bonn 1989, Debrecen 2012 e Londra 2016. Le ragazze chiudono la rassegna con record di podi azzurri dopo il bronzo degli uomini, chiamati a qualificare la staffetta che ha enormi potenzialità. Se le donne a Rio arrivarono in finale, gli uomini a Tokyo vorrebbero sognare con un quartetto simile e Alessandro Miressi da 47”21. Ceccon e Martinenghi, Burdisso (reduce dal 5° posto nei 100 farfalla) e il gigante che festeggia come Fede e Paltrinieri 5 podi: «Europei da ricordare e incorniciare, sempre a medaglia e che tempi».
Che progresso
Incredulo e felice è Alberto Razzetti, nei 400 misti che non dovevano essere la sua specialità tant’è che non li nuotava da 3 anni. Si è migliorato da 4’21”60 a 4’11”17 nella specialità più completa che fu di Marin e Boggiatto (infatti ora è il 3° italiano all time) e il ventiduenne finanziere genovese di stanza a Livorno per allenarsi con Sara Franceschi e il papà tecnico, Stefano, 4’11’’17. Davanti a lui c’è solo il 17enne fenomeno russo Ilya Borodin, che nuota il record del mondo juniores in 4’10”02 «E’ assurdo questo argento. Ho migliorato di dieci secondi il mio personale ed è incredibile, questa gara l’ho fatta solo perché me l’ha chiesto l’allenatore». E l’allievo s’è ritrovato d’argento, sul podio come nei 200.