La Gazzetta dello Sport

Oggi le Dolomiti Contador incorona Bernal

Il guasto sulla SF21 ha spalancato la strada a Max: «Sognavo questa vittoria sin da bambino». Con Lewis 7°, per la prima volta è leader del Mondiale. Maranello sorride con Sainz secondo

- di Luigi Perna INVIATO A MONTECARLO

Il bacio di Kelly Piquet, la bellissima figlia del tre volte iridato, che fa coppia con lui nella vita. E poi i compliment­i di Serena Williams, la stella del tennis, che tifa Lewis Hamilton e invece ha dovuto festeggiar­e il suo avversario. La domenica d’oro di Max Verstappen a Montecarlo è fatta di immagini che resteranno. Perché vincere nel Principato non ha eguali in F.1. L’olandese della Red Bull, al primo successo nella gara regina del campionato, si è meritato l’incoronazi­one grazie a una corsa solitaria dominata con autorità. L’assenza di Charles Leclerc, rimasto fermo per un guasto tra il mozzo e il semiasse sinistro nel giro di ricognizio­ne, gli ha spianato la strada, perché senza la Ferrari in pole non c’erano più ostacoli. L’unica, vera emozione è stata il duello al via con la Mercedes di Valtteri Bottas. Nulla a che vedere con i successi più spettacola­ri di Max, abituato a ben altre battaglie. Ma avere la vittoria in pugno può giocare brutti scherzi a Montecarlo, come capitò nel 1988 al grande Ayrton Senna, e Verstappen se n’è ricordato: «Ho continuato a ripetere a me stesso di restare concentrat­o sulla strada e non distrarmi, perché basta poco per rilassarsi e commettere un errore quando hai così tanti giri davanti. Non sai mai che cosa possa succedere in questa corsa. La guardavo fin da bambino e ho sempre sognato di vincerla».

Grinta al via

La beffa delle qualifiche sembrava un cattivo presagio. L’olandese stava lottando per la pole con Leclerc, quando l’incidente del ferrarista ha fatto scattare la bandiera rossa, congelando le posizioni. Ma il destino ieri ha invertito le parti e Max ha dato prova di maturità. «Mi dispiace per il ritiro di Charles, questo è il suo GP di casa e ci teneva tanto. Quando ho saputo che non sarebbe partito — continua Max — ho cercato di pensare solo a me stesso. Non è stata una buona idea restare sulla destra dello schieramen­to (la direzione gara ha chiesto alla Red Bull se volesse prendere il posto della Ferrari in pole; n.d.r.) perché al via le ruote hanno pattinato per il poco grip. Ma sono riuscito a tenere dietro Bottas». L’ha fatto con cattiveria e mestiere. Un po’ come a Imola, quando aveva superato Lewis Hamilton sotto la pioggia andando a vincere. La Mercedes, poi, gli ha fatto il secondo regalo della giornata mettendo fuori gioco Bottas con un pasticcio al pit stop: il dado della ruota anteriore destra si è bloccato sul mozzo e per i meccanici è stato impossibil­e sostituirl­a, nonostante ripetuti tentativi, con il ritiro forzato del finlandese. Al secondo posto è così passata la Ferrari di Carlos Sainz, che ha portato la rossa sul podio per la prima volta nel 2021. «Quando gli altri accelerava­no, avevo sempre il passo per rispondere. Ho controllat­o la situazione — spiega Verstappen — badando a far durare le gomme. Non ero mai salito sul podio a Montecarlo, è una ricompensa per altre gare che sono andate male in passato, ma anche una spinta in più per il team a crederci e a lottare per il campionato».

Cambio al vertice

Per la prima volta nella sua carriera, il figlio d’arte è anche in testa al Mondiale, con 4 punti di vantaggio su Lewis Hamilton, complice il passo falso del fuo

riclasse della Mercedes, solo settimo. «È bello vedere il mio nome lassù — dice Verstappen —, ma sarò contento solo se vi resterà alla fine della stagione. La Mercedes, su altre piste, tornerà a essere la macchina da battere. Però mi aspetto che sui rettilinei di Baku saremo competitiv­i».

Hamilton inquieto

La lotta è senza esclusione di colpi, perciò aspettiamo­ci una protesta ufficiale della Mercedes se la Red Bull (e anche altri cinque-sei team fra cui la Ferrari) non adeguerà le ali posteriori alla nuova direttiva Fia che proibisce deformazio­ni eccessive in velocità. Il campionato, che sembrava già segnato dopo i due centri consecutiv­i di Hamilton a Portimao e al Montmelò, si è riaperto. Il sette volte iridato ha vissuto uno dei fine settimana peggiori, fin dalle qualifiche, e la strategia infelice della Mercedes non l’ha aiutato a recuperare. Lewis è rimasto bloccato dietro all’AlphaTauri di Pierre Gasly, dopo il pit stop, venendo superato anche da Vettel e Perez, grazie a scelte tattiche migliori da parte di Aston Martin e Red Bull. Tanto da perdere la pazienza e alzare la voce con gli ingegneri. «Capisco la sua frustrazio­ne — dice Toto Wolff — è umano». Come se non bastasse, Verstappen ha aggiunto un pizzico di pepe facendo intendere che Lewis debba provare di essere il migliore nei corpo a corpo. «È stata una gara pessima e dovremo evitare di averne altre così da qui in avanti. Almeno ho contenuto i danni. Quest’anno sarà dura battere la Red Bull — spiega Hamilton —, ma la ragione per cui abbiamo vinto tanti titoli è che sappiamo imparare da queste sconfitte e diventare più forti. La frase di Max? Meglio riderci su...».

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4) Il contrattem­po che costringe Valtteri al ritiro;
5) Hamilton a centro gruppo : finirà settimo
5 1) La gioia di Max Verstappen, 23 anni, al primo successo a Montecarlo; 2) La piazzola della pole lasciata vuota dalla Ferrari di Leclerc; 3) La partenza con l’olandese che si mantiene al comando; 4) Il contrattem­po che costringe Valtteri al ritiro; 5) Hamilton a centro gruppo : finirà settimo
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