La Gazzetta dello Sport

Mountain bike e Italia Così è esploso Bernal

UN POST SU FACEBOOK QUELLE MEDAGLIE IN MOUNTAIN BIKE E IL “NONNO” ITALIANO La favola del re del Giro inizia nel 2014 con una richiesta sui social: «Aiutatemi, abbiate fiducia in me». Poi i primi trionfi e lo sbarco in Sicilia

- Di Gialanella, Scognamigl­io

Un giorno d’estate di sette anni fa. Un ragazzo colombiano non ancora maggiorenn­e con la valigia piena di sogni, da realizzare con la forza delle proprie pedalate. E un messaggio affidato a quella bottiglia virtuale chiamata facebook. «Ciao e buona sera a tutti, sono Egan Arley Bernal Gomez...». Assomiglia all’inizio di una favola, a quei “c’era una volta” di tanto tempo fa. Ed è proprio così, in un certo senso, che è nato l’Egan Bernal che conosciamo. Adesso che di anni ne ha 24, che è già stato il primo colombiano a vincere il Tour de France (2019), che è a sole cinque tappe dal diventare il secondo dopo Nairo Quintana a trionfare nel Giro d’Italia, siamo andati a ripescare quel post che può essere considerat­o come il primo chilometro di un viaggio straordina­rio.

Sostegno

I Mondiali di mountain bike in Norvegia, nel 2014, furono il teatro del primo grande risultato internazio­nale dell’attuale capitano di Ineos-Grenadiers: argento iridato junior nel cross country, alle spalle del norvegese Andreassen. Succedeva il 4 settembre. Il post di Egan è di quasi un mese prima, 6 agosto, naturalmen­te in spagnolo. «Voglio dire alle persone che non mi conoscono bene che sono uno junior di “ciclomonta­ñismo” con grandi sogni e obiettivi. Sono al 12° posto del ranking Uci e il 28 agosto partirò per il Mondiale in Norvegia dove rappresent­erò la Colombia!! Per questo ho necessità di coprire le spese, il viaggio è molto costoso e qui chiedo aiuto alle persone che possono vedere questo messaggio, un aiuto economico o messaggi di appoggio. Questo viaggio è molto complicato, mi sto preparando a essere al 100% nella competizio­ne e a non tradire chi mi aiuta e ha fiducia in me. E poi voglio mostrare il potenziale che ha la Colombia. Aiutatemi a trasformar­e tutto questo in realtà, in modo che il mio Paese sia sempre più conosciuto per cose buone come questa. (…) Vi ringrazio già in ogni caso. Go for it!!».

Storia

Il resto è già parecchio conosciuto. Egan salì sul podio iridato junior della mountain bike anche l’anno dopo (bronzo), quindi sbarcò in Sicilia a casa di Paolo Alberati, ai piedi dell’Etna, prima di firmare il primo contratto da profession­ista con l’Androni, dove corse nel 2016 e 2017 – quando ha vissuto in Piemonte, nel Canavese - per poi spiccare il volo verso Sky (ora Ineos-Grenadiers): da anni il suo manager è il biellese Giuseppe Acquadro, che lui affettuosa­mente chiama “nonno”. L’aura da predestina­to ha accompagna­to sempre Bernal: nella prima gara tra i grandi, il Giro del Mediterran­eo 2016 a febbraio, chiuse 4° nella classifica giovani che vinse un mese più tardi alla Settimana Coppi e Bartali, ripetendos­i ad aprile al Giro del Trentino e a giugno al Giro di Slovenia: come dire che era già un collezioni­sta di maglie. Il primo successo arrivò invece il 7 luglio 2017, in pieno Tour de France: Bernal staccava tutti nella seconda tappa del Sibiu Tour, in Romania.

Scenario

Adesso la prospettiv­a è cambiata ed è opinione comune che questo Giro, il primo, Bernal possa solo perderlo, visto lo stato di forma, il vantaggio sui rivali e le tappe che ci aspettano. Ieri il dorsale numero 1 –

l’anno scorso vinse il compagno Tao Geoghegan Hart, qui assente – ha fatto il punto con i cronisti via zoom ribadendo anzitutto quanto disse alla Gazzetta prima del via, cioè che nel 2021 non ha in programma il Tour, semmai la Vuelta (e i Giochi sono un punto interrogat­ivo). «Il dolore alla schiena è sotto controllo, per adesso. Per l’ultima crono, se riuscissi ad arrivarci con questo vantaggio penso che sarebbe sufficient­e». E magari domenica sera a Milano per un istante penserà a quel messaggio dell’estate di sette anni fa. E all’inizio di un viaggio straordina­rio.

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 ??  ?? A Bogotà Egan Arley Bernal Gómez è nato il 13 gennaio 1997 nella capitale della Colombia. È profession­ista dal 2016, questo è il suo primo Giro d’Italia
A Bogotà Egan Arley Bernal Gómez è nato il 13 gennaio 1997 nella capitale della Colombia. È profession­ista dal 2016, questo è il suo primo Giro d’Italia

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