La Gazzetta dello Sport

Anche i tifosi scaricano Gigio Maignan, 5 anni di contratto

DIAVOLO, LA PAZIENZA È FINITA IL MILAN NON CEDE A RAIOLA ORA DONNARUMMA CERCA CASA Il portiere non ha preso le distanze dalle richieste milionarie dell’agente Nel futuro ipotesi Juve, Barça o Psg, ma sarà difficile trovare un maxi ingaggio

- Di Bocci, Elefante, Fallisi, Gozzini

Il lungo addio si è consumato in fondo a una giornata di pioggia, che fa molto film Anni 40, con l’arrivo di un nuovo portiere a Milano Linate. C’era Mike Maignan su quell’aereo atterrato a sorpresa lunedì notte. Gigio Donnarumma, dopo un estenuante tira e molla, ha saputo così di non essere più un giocatore del Milan, mentre i tifosi lo hanno saputo ieri mattina. Qualcuno d’accordo, altri meno, perché un patrimonio è sfuggito di mano al club rossonero. La verità è che da tempo probabilme­nte si stava arrivando alla separazion­e. E c’è chi a un certo punto ha deciso di dare un taglio netto alle titubanze del portiere che non ha mai saputo prendere le distanze dalle richieste ritenute da tutti esose del suo agente, Mino Raiola, che oltre ai 10 milioni all’anno per il portiere, puntava a ricevere una commission­e di quasi 20. Dunque, a separazion­e non consensual­e avvenuta, colpa di Raiola o colpa di Gigio? Magari di nessuno o di tutti e due. Il sistema calcio negli ultimi anni ha previsto questo, commission­i gigantesch­e per i procurator­i, soprattutt­o se il giocatore da trasferire è in scadenza di contratto (qui in realtà non c’era nessuno da trasferire, perché Donnarumma è praticamen­te cresciuto in rossonero). Stipendi fantasmago­rici con i cartellini presi a zero euro. I nuovi proprietar­i del Milan si sono ribellati al sistema da subito, l’a.d. Ivan Gazidis ha spesso della filosofia del club, e il capitolo “rapporto con i procurator­i” era uno dei più importanti. Paolo Maldini aveva da tempo fatto capire che oltre a un certo limite non si sarebbe andati e alla fine tutti insieme, proprietà e responsabi­li dell’area tecnica, cioè il d.s. Frederic Massara oltre all’ex bandiera rossonera, hanno deciso di dare un segnale.

Pazienza finita

Aspettare fino alla qualificaz­ione in Champions era logico, ma quando, dopo la conquista del secondo posto, a domanda di Maldini Gigio ha risposto «faccio quello che mi dice Mino», è stato chiaro che i margini per un’intesa non esistevano affatto. Questo almeno è quello che filtra e dopo tanto aspettare il club ha deciso in un lampo: prima che il lunedì postqualif­icazione finisse, Maignan era già a Milano. Visto che gli 8

milioni di ingaggio proposti da mesi non bastavano, il Milan si è messo al riparo. Adesso tutti d’accordo? E chi lo sa. Qualcuno che contesta c’è sempre. Ma lo strappo deciso potrebbe segnare una tappa verso la definizion­e di un nuovo sistema e nuove modalità. Raiola davanti all’offerta del Diavolo aveva ribattuto chiedendo 20 milioni per due anni e poi l’accordo per portare via il giocatore a costo zero, a soli 24 anni. Una specie di affitto di superlusso che al Milan non hanno voluto accettare. Ora Gigio cerca casa. Si parla di Juve, Barcellona, Psg. Non sarà facile, di questi tempi, trovare una collocazio­ne più ricca di quella proposta dal Milan: la Juve dovrebbe prima piazzare Szczesny, il Barça dovrebbe fare lo stesso con Ter Stegen. Entrambi guadagnano 6 milioni, la metà di quanto Raiola chiedeva inizialmen­te al Milan per Donnarumma, ma trovare un acquirente per loro al momento è complicato. E per Gigio il Psg resta alla finestra, perché in questo periodo anche i top club devono fare i conti con passivi gigantesch­i. La battaglia contro le supercommi­ssioni è aperta e Gigio si ritrova a vestire i panni del casus belli. La guerra a modalità non più sostenibil­i è aperta e potrebbe magari coinvolger­e altri giocatori della scuderia dell’agente italo-olandese, da Romagnoli che deve rinnovare il suo contratto (scadenza 2022) a De Paul, che è da tempo sui taccuini di Maldini e Massara. Nessuna preclusion­e, si dice, se un giocatore tecnicamen­te interessa una soluzione si trova. Ma dopo la mossa spiazzante del Milan, molte cose non saranno le stesse.

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(Gigio Donnarumma, 22)
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 ??  ?? Favorevoli alla scelta Nella foto, pubblicata su Instagram , lo striscione esposto ieri mattina dagli ultrà del Milan nel piazzale davanti alla sede del club rossonero
Favorevoli alla scelta Nella foto, pubblicata su Instagram , lo striscione esposto ieri mattina dagli ultrà del Milan nel piazzale davanti alla sede del club rossonero
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