La Gazzetta dello Sport

Il Bologna trova la seconda casa «L’impianto pronto in sei mesi»

Il nuovo stadio «FICO Arena» servirà durante il restyling del Dall’Ara. Cigarini, a.d. del grande polo agroalimen­tare: «Sarà un’ottima sinergia»

- di Matteo Dalla Vite

Parco tematico Sport e cibo per attrarre tifosi, famiglie, giovani e turisti

L’opportunit­à Si valorizzer­à una struttura già esistente per 16 mila spettatori

Lo stadio temporaneo è tutto a spese del club. Noi potremo offrire le strutture e la logistica

Quando il Bologna tornerà al Dall’Ara, la Fico Arena servirà per le giovanili e la femminile

Cigarini

A.d. FICO Eataly

Lo stadio temporaneo che sorgerà al Caab (il Centro Agro Alimentare di Bologna) «si chiamerà ufficialme­nte FICO Arena». E non è certo un caso e nemmeno un nome che passerà inosservat­o. A svelarlo è Stefano Cigarini, 52 anni, milanese e «tifoso morbido» milanista, a.d. di FICO e soprannomi­nato Il re Mida dei parchi a tema perché da ZooMarine al brand-Ferrari, con aperture di parchi ad Abu Dhabi o musei, fino a Cinecittà World tutto è schizzato verso l’alto e l’utile. «C’è stata una serie di coincidenz­e in base alla quale mi è stata data questa etichetta, quasi una metafora giornalist­ica - sorride e spiega con voce scorrevole, sobria e chiara Cigarini - ma non sono re Mida di nulla...». Il cosiddetto “naming right” ha i suoi perché e i suoi percome, e si sa da tempo che il Bologna costruirà l’impianto temporaneo in area Caab/ FICO. Ma proprio la partnershi­p con FICO Eataly World è destinata a diventare detonatore di una sinergia in cui si svilupperà tutto ciò che appartiene al calcio e al parco agroalimen­tare che, dice Cigarini «rappresent­a l’11% di afflusso dei turisti a Bologna negli ultimi 3 anni».

▶ Dottor Cigarini: consideran­do che il restyling del Dall’Ara dovrebbe partire a fine maggio 2022, per l’inizio dei lavori dello stadio temporaneo ci siamo quasi...

«Eh, direi di sì. Il protocollo d’intesa c’è, il testo finale verrà redatto e le firme apposte presto. Ci vorranno dai 6 ai 9 mesi di lavoro, quindi credo che si potrebbe partire poco dopo l’estate».

▶ Per la “FICO Arena” si è parlato di un costo che varia dai 12 ai 15 milioni di euro: voi come FICO Eataly World entrerete finanziari­amente in qualche modo?

«No: l’investimen­to lo fa solo il Bologna. Noi entriamo mettendo a disposizio­ne i parcheggi, circa 3400 stalli, le infrastrut­ture, i collegamen­ti, la logistica, i divertimen­ti e tutto ciò che diventerà un abbraccio fra calcio e FICO».

▶ Ci racconti la sinergia fra voi e il Bologna.

«Intanto è una bellissima idea. Dalla quale e con la quale poter sviluppare e creare una sorta di grande festa ad ogni avveniment­o sportivo che si svolgerà nella FICO Arena. L’idea di abbinare calcio e parco agroalimen­tare prevede diversi “asset”. Il primo è la squadra di calcio, il Bologna; un altro è proprio FICO che metterà a disposizio­ne tutto ciò per cui è considerat­a un’eccellenza nell’ambito dell’agroalimen­tare».

▶ In soldoni: io compro il biglietto o faccio l’abbonament­o e...?

«Entrerà anche a FICO con lo stesso tagliando o tessera potendo passare una giornata intera in quello che diventerà un grande polo d’attrazione, fra struttura nostra e calcio. È stata una bellissima idea perché anziché andare a costruire una cattedrale nel deserto, ecco che si valorizza una struttura già esistente abbinando sport e salute, quindi alimentazi­one. Ciò che FICO è il parco indoor, ecco che la “FICO Arena”, con capienza di 16.000 spettatori, diverrà il polo outdoor di una struttura moderna e che sarà aperta a famiglie, bambini, tifosi del Bologna e no, anche turisti che abbiano voglia di vedersi una partita di Serie A».

▶ Quando riaprirà FICO?

«Il 7, 07 alle 7 p.m.. Quindi il sette luglio alle 19 di sera. Nel nuovo piano industrial­e FICO diventerà più simile a un parco di divertimen­to, una sorta di Disneyland in cui al posto di Harry Potter ci sarà il culatello e che a fianco potrà mostrare uno spettacolo calcistico. FICO, poi, prevederà 7 aree a tema e 30 attrazioni. Una di queste aree a tema sarà denominata Area Sport in cui andranno a braccetto cibo e sport con anche campi di padel o beach. Insomma, passi in avanti».

▶ Dopo che il restyling del Dall’Ara sarà ultimato?

«L’impianto rimarrà ma verrà ridotto nella capienza. Servirà per concerti ma anche per le giovanili del Bologna e il calcio femminile, senza dimenticar­e una parte museale per il Bologna o lo store».

▶ Continuerà a chiamarsi FICO Arena?

«Certo. Un bel nome. E continuerà ad essere un’estensione del Bologna calcio».

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Sopra due immagini del progetto del nuovo Dall’Ara. Sotto Stefano Cigarini, milanese, 52 anni, da gennaio a.d. di FICO Eataly
Rendering rossoblù Sopra due immagini del progetto del nuovo Dall’Ara. Sotto Stefano Cigarini, milanese, 52 anni, da gennaio a.d. di FICO Eataly
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