La Gazzetta dello Sport

La grinta non basta, azzurre k.o. Il c.t. Bregoli: «Voglio più cinismo»

- di Valeria Benedetti

La sconfitta finale brucia per tutti quei piccoli errori che potevano essere evitati: ingenuità, inesperien­za, eccesso di entusiasmo. A Rimini, nella gara d’apertura della Volley Nations League, l’Italia torna in campo, a quasi due anni dall’ultima volta (Europeo 2019), dopo il campionato più difficile da gestire da tempo immemorabi­le. E perde al tie break con la Polonia una partita che avrebbe potuto vincere mille volte (ma anche perdere peggio). Quattro esordienti assolute nel sestetto (più libero) titolare: Bosio, Mazzaro, D’Odorico e Fersino. Più il tecnico: Giulio Bregoli, 46 anni, protagonis­ta con Chieri di una grande annata, chiusa ai quarti dei playoff: «Emozione? Un po’ dopo pranzo - racconta il bolognese - poi prendono il sopravvent­o le cose da fare. L’atmosfera è surreale. Il posto è molto bello, peccato per la gente che manca, sarebbe stato un ambiente bellissimo, anche se poi quando giochi ti concentri su quello che fai. Io sono un perfezioni­sta e un rompiscato­le: nell’Italia ci sono alcune cose fatte bene altre meno bene».

Chi non rischia...

L’esordio, la mancanza di esperienza: tante attenuanti per le azzurre, ma Bregoli non si adagia: «Ci sta che si fatichi a trovare il ritmo, però vale per noi come per gli altri. Questa squadra può giocare bene, l’ha dimostrato. A tratti bisogna essere più cinici. Poi voglio vedere i target che ci eravamo dati cosa dicono per questa partita». Una cosa sicurament­e ha apprezzato: «La determinaz­ione, l’hanno dimostrato. Le ingenuità le sconto, vista la giovane età e la scarsa esperienza. Ma in alcune situazioni dovevamo sbagliare più in avanti. Cioè rischiare di più alcuni palloni. Il nostro obiettivo è mettere l’attaccante nelle condizioni migliori, invece in alcune situazioni l’abbiamo messa lì sperando che qualcun altro risolvesse. È molto importante che la squadra acquisisca questa mentalità perché con alcune avversarie non si può sbagliare. Ci sono però anche aspetti positivi, come la coesione della squadra e il fatto che seguiva il piano tattico, ma anche la lettura della partita da parte delle giocatrici che ragionano con la loro testa». Oggi sfidiamo la Turchia alle 19: «Conosciamo il valore delle giocatrici e dell’allenatore. Sarà una partita molto dura».

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Combattive Un time out dell’Italia che a questa VNL è guidata da Bregoli

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