Jacobs ottimista dopo l’infortunio «Va già meglio, il dolore è lieve»
Marcell è fermo per una lesione all’adduttore sinistro: «Ci andrò cauto, ma non sono preoccupato»
a meglio, rispetto a sabato sono già un altro». Marcell Jacobs è ottimista: la distrazione di primo grado all’adduttore della gamba sinistra, diagnosticatagli dopo i dolori avvertiti venerdì notte, è sotto controllo. «Ho subito cominciato le terapie del caso racconta il poliziotto -: 1h30’ al mattino e altrettanto al pomeriggio, all’istituto di medicina dello sport all’Acquacetosa di Roma. Prevedono sedute di magnetoterapia, tecar, laser e idromassaggi. Sotto la supervisione del medico federale Andrea Billi, mi segue il mio fisioterapista Alberto Marcellini, ora in partenza per gli Europei a squadre. Il fastidio c’è ancora, ma è molto più lieve».
«VLa situazione
I tempi di recupero sono stati stimati in 15 giorni: significa poter partecipare al Golden Gala del 10 giugno a Firenze. «Voglio andarci cauto, con calma, senza rischiare, rispettando i tempi - ammette il bresciano -: la zona interessata è subdola, delicata. Qualsiasi movimento faccia, persino con l’altra gamba, ne risento. La lesione è di 0,9 cm, ma sufficiente perché tutti i movimenti ne siano condizionati. Se cammino lento va bene, ma se apro un po’ il passo...». All’allievo di Paolo Camossi, nella sfortuna, è andata ancora bene: «Se mi fossi fatto male in gara con un colpo secco, le conseguenze sarebbero state più gravi. Il problema, in verità, era insorto da un po’, da prima del meeting di Savona (dove il 13 maggio ha siglato il record italiano con 9”95; ndr). Le prove dai blocchi di venerdì hanno concluso l’opera. Ma, appunto, poteva andare peggio. Ne approfitto per stare in famiglia e giocare con i bambini».
Le prospettive
Stagione e Olimpiade non sono a rischio. «Non sono preoccupato - dice - stavo spingendo da quest’inverno, il corpo evidentemente aveva bisogno di uno stop e mi ha inviato un segnale. Meglio ora che tra un mese. Il vero dispiacere è che, dopo il meeting di Rieti, salterò gli Europei a squadre. Alla Nazionale tengo molto e avrei voluto far meglio del 2° posto di due anni fa a Bydgoszcz. Ma i ragazzi e la 4x100 in particolare, anche senza di me e Tortu, faranno bene». Non lo dice, ma il quartetto più probabile a questo punto sarà quello composto da Cattaneo, Desalu, Manenti e Patta, al quale spetteranno anche i 100.