La Gazzetta dello Sport

ALLEGRI-JUVE ARIA DI NOZZE

Contatto con l’ex allenatore durante la Partita del cuore: Agnelli stringe per anticipare Real e Psg

- di Della Valle, Laudisa, Ricci

La maglia è quella blu della nazionale cantanti, il numero è il 5, quello che alla Juventus indossava Miralem Pjanic nell’ultima stagione di Massimilia­no Allegri in panchina. L’allenatore dei 5 scudetti di fila è tornato allo Juventus Stadium in una serata speciale, quella della partita del cuore: lui da una parte e Andrea Pirlo dall’altra, schierato nella squadra dei campioni per la ricerca insieme a John Elkann, Andrea Agnelli e Pavel Nedved. Non lasciatevi ingannare dagli schieramen­ti: in realtà l’indimentic­ato ex in questo momento è molto più vicino alla Signora di quanto non lo sia il suo attuale consorte. In casa bianconera sono le ultime ore di riflession­e che precedono l’azione. Le quotazioni di Pirlo sono in ribasso e contestual­mente sono schizzate in alto quelle di Allegri. Ora però serve l’accelerata decisiva per battere la concorrenz­a del Real, che già da tempo ha messo gli occhi su Max, e del Psg, new entry nella lista dei corteggiat­ori.

Stretta Agnelli

Prima della partita Allegri è stato protagonis­ta di un piccolo giallo: dopo il polverone sollevato da Aurora Leone per la sua esclusione aveva deciso di non partecipar­e, poi però ha cambiato idea quando il tutto è stato ricomposto. Ha giocato quasi tutto il primo tempo e la parte finale del secondo ed è tornato negli spogliatoi senza maglietta. Nessun incrocio o scambio di battute a favore di telecamere con Pirlo e la dirigenza bianconera. Però ha parlato a lungo con Ribery, suo compagno di squadra, Capello e Buffon. «Mi sono divertito, è stata una bellissima serata e abbiamo fatto passi avanti gigantesch­i nella ricerca per il cancro», ha detto il tecnico, senza però fare alcun accenno al suo futuro. Che è ancora da decidere, ma Torino è una pista sempre più calda. Soprattutt­o se, come sostiene Karim Benzema, Zinedine Zidane, il grande sogno di Madama, non cambierà casacca.

Incrocio Max-Zizou

I destini di Max e Zizou sono inevitabil­mente collegati: Zidane che resta a Madrid riporta in pole Allegri, che è sempre stata una prima scelta. E Agnelli, che sull’allenatore si sta muovendo in prima persona (con Fabio Paratici sempre più ai margini) non vuole lasciarsel­o scappare. Per questo a Torino hanno deciso di stringere i tempi. Max è legato da un’amicizia profonda

Per me Zidane non andrà via, per ora non immagino un Real Madrid senza Zinedine

con il presidente e farebbe fatica a dire di no alla sua chiamata. Ecco perché i bianconeri, senza la certezza di poter arrivare a Zidane, vogliono giocare d’anticipo. Oltre al pericolo estero bisogna tenere d’occhio anche l’Inter, che in caso di addio di Conte potrebbe puntare su Allegri (che è rimasto in buoni rapporti pure con Marotta).

Attesa Pirlo

Allegri aspetta una mossa dei bianconeri e Pirlo pure. Il Maestro si sente più fuori che dentro ma non ha ancora avuto comunicazi­oni ufficiali dalla società. Per la Juve in questo momento rappresent­a il piano B: se sfumeranno i due favoriti Allegri e Zidane resta in piedi la sua candidatur­a (sicurament­e vantaggios­a dal punto di vista economico), con quelle di Gasperini e Simone Inzaghi. La sensazione? Le prossime ore possano essere decisive.

Mosse Real

A Torino evidenteme­nte tutto sta avvenendo con una tempistica più veloce che altrove, ma ciò non significa che gli estimatori esteri di Max abbiano mollato la presa. A Madrid si rincorrono le voci sulla scelta di

Zidane, anche se l’atteso summit con Florentino Perez non ha ancora una data certa. Nel frattempo il presidente madridista e i suoi più stretti collaborat­ori si stanno adoperando per tenere in caldo Max. Anche ieri sono arrivati messaggi di attenzione, sebbene non si abbia notizie di contratti. Tuttavia Allegri non intende ammainare la sua bandiera blanca. Almeno fino a quando la stessa Juventus non passerà dalle parole ai fatti. Aggiungiam­oci che nelle ultime ore è arrivata la chiamata anche da Parigi. Dopo la delusione per il mancato titolo di Ligue 1, l’emiro Al-Thani ha forti dubbi sull’operato di Pochettino e Leonardo ha avviato il casting per la succession­e, interpella­ndo proprio Max Allegri.

Contratto biennale

Anche questa opportunit­à è interessan­te, con un progetto tecnico assolutame­nte ambizioso. Inutile pensare a graduatori­e, considerat­o che in questi giorni c’è fermento anche per le panchine di Barcellona, Arsenal e Tottenham, il meglio del calcio europeo. Max valuta tutto con la dovuta attenzione, senza dimenticar­e il grande feeling con Agnelli. Il recente ritorno di fiamma tra i due amici ha giustifica­to questo scatto bianconero. Un’accelerata che appare destinata a essere accompagna­ta da un contratto biennale. Allo stesso tempo però c’è una vera e propria corsa contro il tempo. “Chi prima arriva meglio alloggia”, dice un detto popolare. La Juventus ci tiene ad Allegri e sta facendo di tutto per precedere la nutrita concorrenz­a. Ogni giorno può essere quello buono per l’atto decisivo.

Allegri potrebbe ricaricare giocatori caduti in disgrazia come Federico: lo vede come mezzala

Non credevo che Chiesa facesse così bene. È migliorato e Allegri aveva visto giusto...

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John Elkann, presidente di Exor e azionista della Juve abbraccia in campo Massimilia­no Allegri alla Partita del cuore
L’incontro allo Stadium John Elkann, presidente di Exor e azionista della Juve abbraccia in campo Massimilia­no Allegri alla Partita del cuore
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LAPÈRESSE La staffetta? Allegri abbraccia Pirlo e Storari: con Andrea sembra quasi un gesto d’affetto per il cambio in panchina
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K. Benzema
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John Elkann, 45 anni, presidente di Exor, la holding della famiglia Agnelli, sorride con Max Allegri, 53 anni, durante la Partita del Cuore all’Allianz Stadium di Torino
ANSA Ritrovarsi in campo John Elkann, 45 anni, presidente di Exor, la holding della famiglia Agnelli, sorride con Max Allegri, 53 anni, durante la Partita del Cuore all’Allianz Stadium di Torino
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Su Bernardesc­hi
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Su Chiesa

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