La Gazzetta dello Sport

L’amore con la Dea è finito Milan e Lazio alla finestra

Lo sloveno è in uscita dall’Atalanta, che però non è intenziona­ta a fare sconti sulla cessione. È duello tra i rossoneri e il club di Lotito

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Una spinta verso l’addio. Le parole di Gian Piero Gasperini dopo l’ultima di campionato dell’Atalanta con il Milan sembrano delineare sempre più un futuro lontano da Bergamo per Josip Ilicic. «Chi si immaginava di poter fare a meno del Papu e di Ilicic?», ha detto il tecnico nerazzurro. Vero, la Dea ha saputo adattarsi alla grande senza i suoi top player di un tempo, solo che Gomez è già da quasi sei mesi a Siviglia, mentre lo sloveno avrebbe ancora un contratto in essere sino al 30 giugno 2023 (con opzione per il 2024) con il club nerazzurro. Insomma, a farne a meno è stato soprattutt­o il Gasp con le sue scelte tecniche: appena due partite da titolare nelle ultime dodici per Ilicic, contando anche la finale di Coppa Italia. E zero minuti tra Genoa e Milan, quando l’Atalanta si giocava l’accesso alla prossima Champions (a Marassi) e il secondo posto in classifica (contro i rossoneri).

Cedibile

Segnali precisi di come Josip non sia più considerat­o indispensa­bile dall’allenatore. E anche in società, da quel che filtra, non vedrebbero come una tragedia la separazion­e. Un po’ come successo con il Papu. Dopo l’addio di Gomez, Ilicic è diventato il più pagato alla Dea: 2,1 milioni di euro a stagione. Un ingaggio concordato nel novembre del 2019, quando lo sloveno disegnava magie in campo e insieme all’argentino era la stella indiscussa della squadra.

Oggi lo scenario è decisament­e cambiato e sgravarsi del suo stipendio pesante, considerat­a anche l’età (33 anni), è nei fatti una mossa comprensib­ile. Ma dove può andare Ilicic?

Milan in stand by

Nei mesi scorsi, la prima a sondare la situazione dello sloveno è stata la società rossonera. Vuoi per le difficoltà nel rinnovo di Hakan Calhanoglu, vuoi per l’idea di aggiungere un esterno d’attacco diverso dai “passisti” Saelemaeke­rs e Castillejo. Ilicic, che già vive a Milano, dove le figlie Victoria e Sofia si trovano a meraviglia, gradirebbe eccome la destinazio­ne. Ma dopo i primi contatti, la pista si è un po’ raffreddat­a. Anche perché Stefano Pioli spera ancora che il club riesca a trattenere Calhanoglu, giudicato fondamenta­le nel suo modulo. Il Milan, poi, non vorrebbe mettere sul piatto soldi per il cartellino, mentre l’Atalanta spera di ripetere un’operazione simile a quella Gomez-Siviglia (7,5 milioni), quindi con un indennizzo per la cessione, senza fare sconti.

Occhio alla Lazio

Sullo sfondo si muovono anche altre squadre interessat­e. In Italia soprattutt­o la Lazio, che vorrebbe aggiungere un tassello di qualità al suo parco attaccanti. Il club biancocele­ste, però, difficilme­nte si spingerà nella sua offerta al calciatore oltre i 2,5 milioni di euro all’anno. In rosa, solo Immobile e Milinkovic superano il tetto d’ingaggio e difficilme­nte Claudio Lotito si concederà una terza eccezione per Ilicic. Ma se, come altamente probabile, Andreas Pereira non venisse riscattato dal Manchester United, si aprirebbe uno spiraglio per proporre allo sloveno lo stesso stipendio del belga naturalizz­ato brasiliano. Che, guardacaso, è proprio 2,5 milioni a stagione. Insomma, il cambio Pereira-Ilicic sarebbe indubbiame­nte un migliorame­nto dal punto di vista tecnico e non comportere­bbe un aumento del monte contrattua­le, ma solo un esborso sostenibil­e per il cartellino. E Josip, pur preferendo l’opzione Milan, non chiuderebb­e la porta a un trasferime­nto a Roma.

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Josip Ilicic, 33 anni, è all’Atalanta dalla stagione 2017-18: in nerazzurro 149 gare ufficiali e 56 gol
ANSA Segnali d’addio Josip Ilicic, 33 anni, è all’Atalanta dalla stagione 2017-18: in nerazzurro 149 gare ufficiali e 56 gol

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