La Gazzetta dello Sport

INZAGHI ALLA LAZIO FINO AL 2024 SPALLETTI-NAPOLI, TUTTO PRONTO

De Laurentiis spedisce all’allenatore la bozza del biennale: si lavora allo staff

- di Cieri, Malfitano

Primi contatti Già a gennaio Luciano disse sì in caso di addio di Gattuso

Il futuro Il 4-2-3-1 è il suo modulo. Ma certi giocatori possono lasciare il club

La storia dovrebbe essere alle battute finali. Dalle discussion­i si è passati alle carte. La bozza del contratto che dovrebbe legare Luciano Spalletti al Napoli per le prossime due stagioni è stata recapitata ai legali dell’allenatore che dovranno condivider­ne i contenuti e dare, eventualme­nte, l’ok per la firma. Dunque, dovrebbe essere soltanto questione di ore, poi il tweet di Aurelio De Laurentiis dovrebbe ufficializ­zare l’accordo con il tecnico. Si chiuderà, così, una questione che per certi versi ha rasentato il paradosso, con una serie di allenatori trattati, con uno dato per certo per poi essere smentito il giorno dopo dallo stesso presidente del Napoli. Insomma, un’attesa snervante, che ancora adesso sta caratteriz­zando le giornate dei tifosi, increduli dopo quanto accaduto domenica sera, con la qualificaz­ione alla Champions League sfumata per il pareggio contro il Verona.

Definizion­e

La parola, dunque, è passata agli avvocati delle parti. Quelli di Spalletti stanno esaminando ogni particolar­e della bozza, pervenuta loro dagli uffici della Filmauro. Uno studio attento, perché i contratti che propone De Laurentiis sono un intrigo di cavilli e penali, che vanno esaminati per bene per non ritrovarsi poi prigionier­i di un accordo unilateral­e. All’allenaverr­à garantito un contratto biennale di 3 milioni all’anno e nel testo sicurament­e sarà stata inserita una penale da pagare nell’eventualit­à di una risoluzion­e anticipata dell’accordo. Con l’allenatore toscano, fermo da due stagioni, il presidente sta anche definendo la composizio­ne del nuovo staff tecnico. Pare, intanto, che Spalletti abbia già chiesto all’Inter l’autorizzaz­ione a partecipar­e alla conferenza di presentazi­one (è legato al club nerazzurro fino al 30 giugno), che potrebbe esserci nei prossimi giorni in un albergo di Roma.

Fuoco dentro

L’inattività degli ultimi due anni ha sicurament­e provato Spalletti. Non è stato facile, per lui, starsene seduto sul divano di casa a guardare le partite in tv. Adesso, il Napoli è sul punto di dargli la possibilit­à di tirare fuori il fuoco che ha dentro, la sua voglia di tornare sul campo, di allenare. L’ultima esperienza, con l’Inter, è finita nel 2019 in maniera traumatica, con l’esonero dopo aver raggiunto il quarto posto e la partecipaz­ione alla Champions League, prima di lasciare la panchina a Antonio Conte. A Napoli troverà un ambiente provato dall’esito di questa stagione e, dunque, poco disposto ad accettare un ridimensio­namento degli obiettivi. La forza caratteria­le è un punto a suo favore così come l’esperienza che ha maturato nella sua lunga carriera di allenatore l’aiuterà a sopportare il peso della responsabi­lità.

Il profilo di Spalletti è sicurament­e il più indicato nel gruppetto di nomi che sono stati fatti, finora, per la succession­e a Rino Gattuso. Il Napoli, per costituzio­ne, si avvale molto della fase offensiva, nessuno degli allenatori che si sono avvicendan­ti in panchina, da Rafa Benitez, passando per Sarri e Ancelotti, fino a Gattuso, ha rinunciato al tridente. Il 4-2-3-1, dunque, è destinato a caratteriz­zare l’aspetto tattico anche per la prossima stagione: è il modulo che predilige lo stesso Spalletti. Con il presidente, l’ex allenatore dell’Inter ha parlato anche di questioni tecniche, De Laurentiis gli ha comunicato la possibilit­à che vengano ceduti alcuni titolari come Koulibaly e Fabian Ruiz e non gli ha escluso che possa andare via anche Lorenzo Insigne se non dovesse accettare l’offerta per prolungare il contratto che scadrà a giugno 2022. E insietore me hanno fatto un primo punto sui ruoli che andranno rinforzati. Discorsi che sono stati affrontati spesso in questi ultimi mesi da quando, a gennaio, il tecnico toscano venne contattato dal presidente del Napoli che gli chiese la disponibil­ità a subentrare nel caso avesse deciso di esonerare Rino Gattuso. Spalletti non ha mai avuto dubbi nel dare la propria disponibil­ità e ora è vicinissim­o al traguardo.

Strada tracciata

Anche perché altri colpi di scena dovrebbero essere esclusi: Christophe Galtier è vicino al Lione al posto di Garcia e Massimilia­no Allegri potrebbe finire alla Juventus o all’Inter. Max resterà il sogno irrealizza­to del presidente napoletano.

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GETTY Rientro dopo 2 anni Luciano Spalletti, 62 anni, ha vinto la Panchina d’oro nel 20042005

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