Squadre d’Europa, caccia al podio «Per sognare Giochi da grandi»
Il d.t. La Torre: «Per la prima volta possiamo entrare tra le prime tre Manca qualche big, ma il gruppo è solido. Voglio risposte verso Tokyo»
Obiettivo podio: l’Italia, in otto edizioni degli Europei a squadre, eredità della Coppa Europa che fu, ma con classifica unica uomini-donne, non lo ha mai centrato. Lo ha sfiorato nell’ultima occasione, a Bydgoszcz 2019 quando, dopo una gran rimonta, fu beffata dalla Francia per mezzo punto e dalla Germania per uno e mezzo. Prima, mai meglio di sesta. Sabato e domenica, nello stadio Slaski della polacca Chorzow che a inizio mese, ai Mondiali di staffette, ha promosso tutti e cinque i quartetti azzurri a Tokyo, mancheranno alcune punte: Jacobs, Tortu, Dal Molin, Stecchi, la Iapichino e le titolari della 4x400 due anni fa terza (Chigbolu, Folorunso, Borga, Trevisan). Ciò nonostante, rose delle altre Nazionali alla mano, puntare a un piazzamento tra le prime tre è possibile. «Per il successo prevedo una sfida PoloniaGermania - dice il d.t. Antonio La Torre - poi dietro sarà bagarre. E noi venderemo cara la pelle». Nel 2019 arrivarono i successi di Re nei 400, di Crippa nei 5000, della 4x400 maschile e della Bogliolo nei 100 hs. Stamane, con sette esordienti in Nazionale su 54, la partenza per la Slesia: a 63 giorni dal via delle gare (di atletica) dei Giochi, servono risposte concrete. «Ricordando - dice il c.t. - che alcune punte sono state esentate proprio per un fatto di programmazione».
Velocità
«Punto sul talento di Patta dice La Torre - col 10”13 di Savona, sui 100, il miglior europeo under 23 dell’anno. Sarà un bell’esame. Da Desalu, sui 200, secondo nel 2019, voglio una prova di maturità e da Re che torni a indossare i panni di Superman: venerdì a Formia ha fatto un gran lavoro e al Golden Gala il confronto con Scotti e Aceti sarà incandescente. La 4x100 dovrà in primis badare a portare il testimone al traguardo: per questo, insieme a Patta, penso al collaudato terzetto Cattaneo, Desalu, Manenti. Per la 4x400, ai tre citati, si aggiungerà Sibilio. Donne: individualmente sono in tre per due prove. Fontana e Hooper per i 100, Hooper e Kaddari per i 200. La scelta condizionerà la composizione della 4x100, con Bongiorni inamovibile. Per i 400 Mangione, nella 4x400 con Marchiando, Nardelli e Lukudo, magari in quest’ordine».
Ostacoli
«Dal Molin - spiega il d.t. - sta seguendo un percorso condiviso che non prevedeva questa gara. Nei 110 hs, quindi, spazio a Perini. Le altre sono scelte scontate: Sibilio è esploso, la Bogliolo è già in spolvero e la Olivieri una combattente».
Mezzofondo
«Barontini, negli 800, deve fare un salto di qualità - osserva La Torre -; Guelfo, nei 1500 il solo quest’anno sotto i 3’40”, onorare l’esordio in azzurro, Bouih e Zoghlami, in gare di 3000 piani e con le siepi che saranno tattiche, lottare come sanno fare, Crippa nei 5000 sarà il riferimento. In campo femminile Bellò e la nuova Sabbatini, tra 800 e 1500, sgomiteranno a dovere, per la Majori, nei 3000, quel che verrà sarà di guadagnato, la Merlo nelle siepi sfrutterà l’esperienza e la Battocletti nei 5000, per il bene della squadra, probabilmente rimandare la caccia al minimo olimpico ora vicino».
Salti
«Tamberi - assicura il tecnico milanese - si metterà la squadra sulle spalle, Capello nell’asta è oggettivamente un’incognita, Randazzo e Bocchi, tra lungo e triplo, sono da podio. Alla Trost servono convinzioni, alla Bruni di confermare la dimensione acquisita, la Strati e la Derkach, nel lungo e nel triplo, continuare ad avere l’Olimpiade nel mirino».
Lanci
«L’assenza dell’Ucraina, come nei salti, potrà aiutare spiega La Torre - ma resta il settore meno competitivo e per questo determinante. Nel peso ho preferito Fabbri e Weir ed è una scommessa che voglio vincere, come quella di Orlando al posto di Fraresso nel giavellotto. Faloci e Falloni, nel disco e nel martello, dovranno difendersi. Capitan Rosa nel peso vale almeno 17 metri, la Strumillo nel disco darci una grande mano, la Bani nel giavellotto non avvertire il peso dei suoi 41 anni e la Fantini nel martello tornare sopra i 70 metri».
Rinunce illustri
Jacobs, Tortu, Dal Molin, Stecchi, la Iapichino