Allegri spinge CR7 più lontano dalla Juve Ora l’obiettivo è il Psg
Il momento delle decisioni arriverà, per ora siamo ancora nella fase delle celebrazioni e anche delle riflessioni. Cristiano Ronaldo è volato a Funchal a fine stagione e ieri invece delle solite foto di allenamento nella mega villa da sogno (lui non riposa mai, neanche in vacanza) ha messo sui social video dei suoi 29 gol in campionato per festeggiare il titolo di capocannoniere della A. Come abbia preso la notizia del ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina bianconera non è dato saperlo ma è facile immaginarlo.
Ritorno non gradito
Difficile che abbia fatto i salti di gioia, visto che col tecnico toscano in panchina CR7 ha vissuto la meno prolifica delle stagioni bianconere: 28 gol in 43 partite, 21 in campionato, l’unica annata italiana in cui non ha raggiunto quota 30. Allegri è il più bravo dei tre tecnici avuti alla Juve a gestirlo, però non è bastato perché tra i due scoccasse la scintilla. Chi ha seguito live tutte le partite ricorda braccia larghe e occhiatacce al tecnico, soprattutto in Champions. Ronaldo non è mai stato entusiasta del gioco di Allegri, a suo parere troppo poco offensivo, e non si era stracciato le vesti dopo il suo esonero (anche se poi con Sarri e Pirlo non è andata meglio). Adesso il Max bis potrebbe contribuire a spingerlo lontano dalla Juventus. Magari al Psg, destinazione più che gradita insieme a Real e United.
Difficoltà United
Cristiano ha iniziato a dare segnali d’insofferenza da tempo e non è un mistero che abbia dato mandato al suo super procuratore Jorge Mendes, di trovargli un’altra sistemazione. Senza Champions sarebbe andato via di sicuro, perché non poteva sopportare neppure l’idea di guardare dal divano di casa la sua competizione preferita, ma l’addio resta possibile anche dopo la conquista del quarto posto. Il problema è trovare una squadra col giusto appeal e che gli garantisca uno stipendio adeguato, perché i 31 milioni all’anno che Cristiano guadagna alla Juventus (con contratto in scadenza nel 2022) sono improponibili anche per un top club in tempo di crisi economica provocata dalla pandemia. Il sogno di Cristiano era tornare al Real, ma Florentino Perez non pare intenzionato a riaccogliere il figliol prodigo. Suggestiva anche l’idea di una nuova avventura allo United, nella città dove tutto è cominciato: i romantici hanno voluto vedere nel suo post di giornata, l’invito ad andare a vedere il film su Sir Alex Ferguson, che fu suo allenatore negli anni inglesi, un indizio sul futuro. Mendes ha avuto contatti col club inglese, che lo riaccoglierebbe volentieri ma non può permettersi un’operazione così onerosa (dovrebbe abbassarsi lo stipendio). Inoltre dopo aver confermato Cavani.
Suggestione Psg
Motivo per cui Mendes ha iniziato a tessere la tela Psg. Parigi sarebbe una destinazione particolarmente gradita a Georgina: la compagna di Cristiano ha confidato ad amici che spera di trasferirsi nella capitale francese. Di sicuro il club del facoltoso Al-Khelaifi avrebbe i mezzi economici per un’operazione del genere (Cristiano da solo pesa sul bilancio della Juve per 83 milioni di euro, 58 di stipendio lordo più 25 di ammortamento del cartellino e in Italia gode di agevolazioni fiscali che non avrebbe altrove) ma ora non ha una casella libera in attacco. Tutto potrebbe cambiare in caso di cessione di Kylian Mbappe, che non ha ancora rinnovato con il Psg (contratto in scadenza nel 2022) ed è corteggiato dal Real. Se la punta francese dovesse lasciare Parigi, CR7 potrebbe diventare il partner d’attacco di Neymar (che ha già fatto il suo endorsement: «Sono stato in squadra con grandi campioni come Messi e Mbappé, ma non ho ancora giocato con Ronaldo»), magari in cambio di Icardi. Cristiano nell’ultimo periodo è apparso più taciturno e solitario del solito, un corpo estraneo alla squadra. La Juve aspetta, lui sonda e riflette: il ritorno di Max però è un messaggio chiaro sulla Juve che verrà, che al portoghese non sarà sfuggito.