Battocletti è cresciuta «Ora cerco il tempo»
«Mi hanno frenato gli infortuni – racconta il futuro ingegnere gestionale – ma perdere aiuta più di vincere e ora ho di nuovo fiducia in me stesso. Il lavoro quotidiano sulla pista del San Paolo, o per meglio dire del Maradona, rinnovata per le Universiadi 2019, sta dando i suoi frutti». Ex nuotatore e cestista presto arrivato all’atletica, non ha trascorsi nel calcio. Ma la sorella Sara è stata capitana del Napoli. «Andrò ai Giochi con una staffetta ambiziosa – dice – ma, trovata la giusta ritmica, con 13 passi fino al quinto ostacolo, 14 per sesto e settimo, per finire a 15, spero via ranking anche per la gara individuale». a 21 anni e non aveva mai vestito la maglia della Nazionale assoluta. Ma domenica, nei 5000, ha recitato come una veterana. Nadia Battocletti, trentina di Cavareno, nella Val di Non, non è certo una sconosciuta: nelle categoria giovanili ha vinto molto, anche due ori europei juniores nel cross. Ma adesso, grazie a un processo di crescita graduale e costante, il salto di qualità è notevole. Dieci giorni fa, in Spagna, con un progresso di quasi 20”, proprio nei 5000, arrivando poco dopo una regina come l’etiope Genzebe Dibaba, è scesa a 15’16”70, a 6”70 da quella prestazione che le varrebbe la qualificazione diretta per Tokyo. «Passando per un 3000 veloce sabato a Gravellona Toce - preannuncia la portacolori delle Fiamme Azzurre - andrò a cercarla il 12 a Nizza, dove la gara potrebbe essere adatta: non è un obiettivo impossibile, considerando
Hche ad Andujar ho corso 4 km da sola». Per la gioia di papà Giuliano, che da sempre la allena, bronzo proprio sulla distanza ai Mondiali juniores di Lisbona 1994 e di mamma Jawhara, ex ottocentista.
Che maturità
Intanto, Chorzow. «Alla vigilia - svela la studentessa universitaria in ingegneria edile e architettura - alcune avversarie mi avevano proposte di tirare 500 metri a testa per arrivare a un tempo interessante. Mi erano parse persino troppo ambiziose, viste le intenzioni di certi passaggi. Ma immagino sia stata pretattica». Loro han parlato, lei con un 400 finale da dominatrice, ha fatto i fatti. E, quando è così, come avrebbe detto papà: non ce n’è per nessuno...