Sabbatini, che grinta «Sapevo di star bene»
è l’astista Sonia Malavisi e poi c’è lei: sono gli atleti azzurri, uomini compresi, con più followers sui profili social. Ma Gaia Sabbatini, che su Instagram vanta 214.000 “seguaci” grazie anche a immagini che raccontano molto della sua avvenenza, da qualche tempo fa parlare di sé per ben altro. Nei 1500, infatti, è entrata in una nuova dimensione. Dopo il fresco personale di 4’08”, ecco il successo di domenica. Inatteso per tutti: non per lei.
C’Che carattere
«Sapevo di star bene – afferma la 21enne teramana, studentessa in psicologia – le ultime uscite mi hanno dato fiducia. E visto che la gara si stava sviluppando su ritmi blandi, mi sono messa in testa a tirare». La volata finale, tutta grinta, è stata uno spettacolo: l’aviera, all’ingresso sul rettilineo conclusivo, s’è infilata tra la francese Cleyet-Merle, alla corda e la spagnola Perez e s’è involata, imprendibile per tutte. Come una consumata campionessa, non come un’atleta alla seconda esperienza in Nazionale dopo l’esordio di inizio marzo agli Euroindoor di Torun. Su una tibia, alla fine, anche i segni (dei chiodi altrui) di una dura battaglia. «Le mie facce, le mie urla e i miei pugni chiusi al vento – spiega – sembrano indicare rabbia nei confronti di qualcuno. Invece sono solo un modo per caricarmi». Ha cominciato a fare atletica presto. «Per imitare Eva, mia sorella maggiore - si racconta - ma ho svoltato quando tre anni fa mi sono trasferita a Roma per farmi seguire da Andrea Ceccarelli». Arrivederci al Golden Gala: i Giochi non sono lontani. 1’34”
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