COSÌ SI TORNA A VIAGGIARE GREEN PASS UE AI VACCINATI NIENTE TEST O QUARANTENA E OK ALLE DOSI PER UNDER 16
Bruxelles verso l’allentamento delle restrizioni per chi parte Eventi e spostamenti: anche l’Italia accelera sul certificato Dall’Aifa via libera al farmaco Pfizer per la fascia d’età 12-15
La presidente della Commissione Ue, Von der Leyen (foto): «Sarà un’estate di vacanze serene con il nostro strumento comune: il certificato Covid digitale». I pediatri faranno le vaccinazioni agli adolescenti. E da ieri è già sparito il coprifuoco nelle tre Regioni bianche
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«Gli europei potranno godersi un’estate sicura e rilassante».
L’incoraggiante tweet porta la firma della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyn, che prefigura spostamenti sempre più liberi tra i 27 Paesi dell’Unione europea. «Con il progredire della vaccinazione, proponiamo di allentare gradualmente le misure di viaggio, in modo coordinato, con il nostro strumento comune: il certificato Covid digitale dell’Ue», ha scritto Von der Leyen. Il certificato digitale europeo dovrebbe essere pronto dal 1° luglio. Il portale “Gateway” verrà avviato da oggi. Vi aderisce ovviamente anche l’Italia, che forse già prima di quella data potrebbe varare il proprio “green pass”, da metà giugno. Qual è la novità? L’Ue preme perché il certificato possa esentare i viaggiatori che lo posseggono dagli obblighi di tampone o quarantene nei Paesi Ue. Il pass arriverà già «14 giorni dopo l’ultima dose di vaccino» e varrà anche per i guariti dal Covid, per 180 giorni. I non vaccinati (e chi non è guarito, perché non si è mai ammalato), potranno comunque andare in vacanza con l’esito negativo di un tampone: quelli molecolari avranno una validità di 72 ore; quelli rapidi di 48 ore. A illustrare le nuove linee guida per i viaggi nella Ue è stato ieri il commissario alla Giustizia, Didier Reynders: «Le persone completamente vaccinate, in possesso di documenti in linea con il certificato digitale Covid dell’Ue, dovrebbero essere esentate dai test di viaggio o dalla quarantena, 14 giorni dopo aver ricevuto l’ultima dose. Questo dovrebbe riguardare anche le persone guarite che hanno ricevuto una singola dose di vaccino».
C’è chi farà le vacanze in Italia, come ha consigliato il premier Mario Draghi. Anche il nostro Paese avrà il suo “green pass”, che varrà per gli spostamenti e per partecipare a feste di nozze (in zona bianca è già necessario, nelle zone gialle varrà dal 15 giugno), concerti, eventi sportivi, in futuro anche per tornare a ballare in discoteca. Il certificato (per vaccinati, guariti e chi è negativo al tampone) serve anche per fare visita ai parenti nelle Rsa. Per gli spostamenti interni, il certificato potrebbe essere “vanificato” dalla buona condizione epidemiologica. Il green pass, infatti, non serve per i viaggi tra Regioni bianche o gialle (la tendenza attuale di tutti i territori), ma solo in arancione o rosso. In versione digitale sarà pronto entro fine mese, legato alla app Immuni e Io. E intanto, c’è una prova generale dell’estate è all’orizzonte. Si calcola che 9 milioni di italiani saranno in giro per il ponte del 2 Giugno. La previsione è del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che sottolinea come «un altro 10% di italiani ha già prenotato, o pensa di farlo. Ora dobbiamo recuperare i turisti stranieri, senza i quali lo scorso anno abbiamo perso 27 miliardi».
Altra novità di giornata: l’Aifa dà l’ok al vaccino per gli adolescenti.
Dopo l’ok dell’Ema, l’ente europeo per i medicinali, arrivato il 28 maggio, ieri anche la
Commissione Ue ha approvato l’uso del vaccino Pfizer-BioNtech per la fascia d’età tra i 12 e i 15 anni. E così, come previsto, anche l’Italia si è adeguata. Anche l’Aifa, la nostra agenzia del farmaco, ha dato il via libera all’uso del prodotto PfizerBioNtech per immunizzare dal Covid i giovanissimi. Ci si chiede, adesso, quando si partirà. Molto presto, pare. Anche in virtù del fatto che da giovedì in Italia parte la vaccinazioni senza vincoli di età, anche nelle aziende. «Possiamo arrivare a vaccinare con la prima dose gli adolescenti in due mesi. Per questo, l’obiettivo di una ripartenza delle scuole in sicurezza è realistico», assicura Paolo Biasci, presidente della Federazione medici pediatri, la categoria indicata dal ministro della Salute, Roberto Speranza. In media, ogni pediatra di libera scelta ha in carico circa 200 adolescenti. «Con ogni fiala si possono fare 6 dosi, sono 30 a settimana con una fiala al giorno», aggiunge Biasci.
I dati sul Covid in Italia sono incoraggianti.
Si è molto ridotto il numero dei
tamponi processati ieri: soltanto 87 mila. Anche per questo, i nuovi positivi sono stati 1.820, dati simili a quelli precedenti la seconda ondata, ma l’indice è risalito al 2,1%. I decessi sono stati 82. Ancora in calo i casi gravi: 1.033 i ricoverati in terapia intensiva per il Covid, 28 in meno rispetto a domenica. E sono 6.482 i pazienti ricoverati con sintomi nei vari reparti, -109 nelle ultime 24 ore. Questo è il dato più significativo, che individua una tendenza netta. In tutta Italia scende ancora, fino alla media del 12%, la percentuale di posti letto nelle terapie intensive occupati da pazienti Covid, con nessuna Regione che supera la soglia di allerta del 30%. E calano all’11% i posti nei reparti ordinari, con tutte le Regioni sotto la soglia d’allerta, che è pari al 40%. Il 10 maggio, la percentuale delle intensive era del 24%: in tre settimane, dunque, il dato si è dimezzato, come evidenzia il monitoraggio di Agenas.
Da ieri, intanto, si può avere una vita quasi normale in una fetta d’Italia.
Tre Regioni (Sardegna, Molise e
Friuli Venezia Giulia) sono in fascia bianca, quella che indica la soglia di rischio più bassa, con tre milioni di persone che hanno già detto addio al coprifuoco serale. Nei territori in bianco hanno riaperto in anticipo tutti i settori la cui ripartenza, altrove, è prevista da luglio: piscine al chiuso, centri termali, sale giochi e bingo, centri ricreativi e sociali, corsi di formazione pubblici e privati. Aperte anche le discoteche, ma solo per somministrazione di bevande e ristorazione: si mangia e si beve ascoltando musica, ma non si può ballare. Le uniche restrizioni rimaste sono l’utilizzo della mascherina e il distanziamento, oltre al rispetto dei protocolli. E da oggi in tutta Italia, anche nelle zone in giallo, si può tornare a pranzare e a cenare anche all’interno dei locali, e a sorseggiare un caffè al bancone del bar. Altri piccoli segnali di normalità.