ALLEGRI VEDE AGNELLI
Parte il piano per la nuova Juve Bonucci-Chiellini verso la conferma
l Governo è stato convocato per giovedì. A Torino, antica capitale del regno, si troveranno i nuovi vertici della Juventus: sarà il primo giorno di una nuova vita, il momento in cui si disegneranno le prime linee sul progetto 2021-22. Massimiliano Allegri sarà in città – Livorno momentaneamente può aspettare – e parlerà dei piani per i prossimi 12 mesi con la dirigenza. Gli uomini chiave del Governo sono noti al mondo: Andrea Agnelli, sempre al vertice della Juve, e Federico Cherubini, nuovo uomo di riferimento dopo l’addio di Fabio Paratici. La struttura è nuova e va testata ma si comincia subito, con tanti fascicoli sul tavolo.
Ronaldo resta o va? Con lui cambia tutto
In sala ci sarà una presenza quasi immateriale: un uomo con una maglia numero 7. Cristiano Ronaldo condiziona il futuro della Juve. Se restasse, il margine di manovra sarebbe limitato. Se partisse, la Juve perderebbe 30 gol a campionato ma metterebbe definitivamente alla prova la nuova generazione – più liberi in campo, ma più responsabilizzati – e potrebbe trasformare dei normali moti di piazza in rivoluzione. Detto chiaro: senza i suoi 31 milioni netti, la Juve avrebbe margine per inseguire un 9 di alto livello e rinforzare il centrocampo. Allegri immagina da tempo – già dal 2019...
Dialogo con Bonucci I capitani... centrali Allegri ha deciso in fretta con Giorgio Chiellini – Giorgio a meno di sorprese clamorose resterà, con colloquio per il rinnovo in programma con Agnelli nei prossimi giorni – e ha parlato con Bonucci: i due si conoscono, hanno vissuto e superato questioni di... sgabello, sono pronti a vivere un altro anno insieme. I due capitani resteranno e avranno un ruolo molto importante nella nuova Juve. Matthijs de Ligt è il presente e il futuro della Juve, non c’è dubbio, ma i due senatori possono dare una mano al secondo Allegri. Anche perché Bonucci gioca almeno 30 partite a stagione dal 2009, dato impressionante per tutti, per un 34enne di più. Con loro, Cuadrado, Alex Sandro, Morata e Dybala sarebbe garantito un filo conduttore con gli anni delle finali di Champions.
In mezzo a due o tre? Cercasi idea di base Allegri ha fatto scuola con le variazioni: varia il sistema di gioco durante l’anno, se serve anche durante una partita. Un’idea base intorno a cui costruire la stagione però è necessaria ed è probabile che al tavolo della Juventus se ne parlerà presto. Il mercato sarà influenzato anche da queste scelte. Un paio di esempi. La Juve proverà a giocare con tre centrocampisti? Sarà necessario impostare Arthur da play, nel caso in cui non saluti. La soluzione base sarà il 4-2-3-1?
Bonucci centrale nel progetto, come Chiellini
Allora servirà probabilmente un esterno.
Al tavolo con Dybala Rinnovo spinoso ma... Allegri è l’allenatore che ha fatto rendere al meglio Dybala, arrivato a 22 e 19 gol in due diversi campionati. Sono tanti. Paulo è un giocatore che, molto più di altri, va su e giù con l’entusiasmo, accelera con la benzina della fiducia. Anche questo conta. Max e Paulo non hanno ancora parlato di affari – in sostanza, di rinnovo – ma quel dialogo presto o tardi arriverà. E non è impossibile che Paulo, di fronte a un progetto tecnico studiato per lui, firmi senza chiedere un (netto) aumento come negli scorsi anni. Unica questione: Allegri ha toccato con mano per un anno l’incompatibilità tra Dybala e Ronaldo. Molto difficile pensa