La Gazzetta dello Sport

Under 21, ritorno al futuro: c’è già la base per il 2023

Da Carnesecch­i a Rovella, Lovato e Ricci Sono tanti gli uomini del c.t. Nicolato che riproveran­no l’assalto all’Europeo

- di Alex Frosio INVIATO A LUBIANA

Èstato come l’ultimo, emozionant­e giorno di liceo. Tanti ragazzi dell’Under 21 hanno passato cinque anni con Paolo Nicolato, un professor Keating capace di influire in modo decisivo sulle vite dei suoi allievi. L’eliminazio­ne nei quarti dell’Europeo - a testa altissima e con il cuore che scoppia significa la fine del biennio dei nati fino al 1999: Scamacca ha chiuso da capocannon­iere 2019-21 con 9 gol, Cutrone da capitano subentrant­e e condottier­o, Frattesi si è dimostrato centrocamp­ista dinamico e tecnico da Serie A (a Sassuolo dove tornerà può ambire alla titolarità) e se fosse straniero varrebbe già decine di milioni, Delprato o Carnesecch­i meritano più della Serie B. «Ringrazio i miei giocatori, mi hanno dato tantissimo. Li abbraccio tutti, anche quelli che non erano qui, sono stati veramente importanti, non li dimentiche­rò mai», ha detto il c.t. nella notte dell’orgoglio misto a delusione del dopo-Portogallo (punte di 3 milioni di spettatori su RaiUno). L’Italia fallisce ancora l’assalto al trono europeo che manca dal 2004, ma il lavoro è proficuo: in Nazionale A sono passati Locatelli, Bastoni, Kean, Zaniolo, Tonali - c’erano tutti, a inizio biennio - e Raspadori ha colpi per arrivarci presto in pianta stabile.

Da chi si riparte

Da tanti altri si potrà ripartire per il nuovo biennio, perché il gruppo, il favoloso gruppo, andato in Slovenia aveva già otto elementi nati dopo il 2000, quindi eleggibili per il prossimo Europeo: soprattutt­o Rovella e Ricci a centrocamp­o (entrambi 2001), Carnesecch­i e Plizzari in porta, Bellanova, Lovato e Pirola (2002) in difesa, Raspadori in attacco, sempre che non faccia presto il grande salto. Altri si aggiungera­nno, tra quelli che hanno già frequentat­o l’Under 21 - i fratelli Esposito, Bettella, Salcedo, Colombo - e quelli delle altre giovanili azzurre, e i nomi forti sono quelli del difensore Carboni e del fantasista Vignato. Nicolato saprà crescere anche loro. Si ricomincia a settembre, con Lussemburg­o e Montenegro.

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