Va veloce la banda Fortunato E prepara il colpo: Viviani
Il Giro fa crescere la Eolo-Kometa di Basso e Contador: nel 2022 l’olimpionico più i team U23 e femminile
Fortunato spacca lo schermo, sorride, piace, sprizza simpatia: un nuovo simbolo per i bambini
È un piccolo miracolo italiano, che il Giro ha fatto diventare una delle formazioni più simpatiche. Perché, come dice Ivan Basso, «abbiamo avuto il coraggio di nascere durante la pandemia e ci siamo valorizzati subito nel nostro primo anno». La Eolo-Kometa, formazione Professional tutta italiana, con Lorenzo Fortunato ha centrato la vittoria che cambia la vita: quella sullo Zoncolan, cima leggendaria.
Tappa più vista
Quel giorno (tra l’altro la tappa più vista del Giro: 3,5 milioni di telespettatori, share 27%) l’Italia si è accorta di questo bolognese di 25 anni che vive nella città di Tomba, Castel de’ Britti, sorride sempre e in classifica è arrivato 15°, primo corridore di un team Professional. E adesso gli investitori Luca Spada (Eolo) e Giacomo Pedranzini (Kometa) sono pronti a far fare nel 2022 un salto di qualità alla squadra. Rafforzamento che passa attraverso la conferma di questi ragazzi, Fortunato e Albanese in primis, già entrati nell’obiettivo dei team WorldTour che hanno sirene molto allettanti. «Scegliere una squadra molto forte quando non si è maturi si traduce in una involuzione, piuttosto che una evoluzione. Non è che prendere più soldi sia proporzionale ai risultati. Ho uomini veri, il corteggiamento fa parte del gioco», prosegue Basso. Si completerà poi con la nascita di una formazione Under 23, con gli stessi sponsor di quella madre, e una femminile satellite, primo passo verso un proprio team rosa.
Rapporto umano
E culminerà, soprattutto, con l’arrivo di un top rider, Elia Viviani: sì, l’olimpionico della pista, portabandiera ai Giochi di Tokyo e attualmente a Livigno per un periodo di riposo dopo il Giro, lascerà a fine stagione la Cofidis per diventare il simbolo della Eolo-Kometa, anche come testimonial. Siamo ai dettagli e manca ovviamente la firma, ma la Gazzetta può anticipare che il veronese si dovrebbe spostare da solo, senza il fratello e gli apripista Consonni e Sabatini, e ha deciso di sposare il progetto più innovativo del ciclismo italiano. Tra l’altro, c’è un rapporto strettissimo con Basso, cinque stagioni insieme tra Liquigas e Cannondale, così come sono stati compagni Basso e Giovanni Lombardi, il manager di Elia.
Arriva Corsetti
«La squadra ha avuto una crescita oltre ogni rosea aspettativa - spiega ancora Basso, l’anima della Eolo-Kometa con Alberto Contador -. Oltre a tenere i nostri talenti, rafforzeremo il settore tecnico e arriverà Roberto Corsetti come responsabile dello staff medico. Io, Contador, Spada e Pedranzini abbiamo ben chiaro quanto vale un team giovane che ha voglia di emergere e crescere. Ho trovato fortissima disponibilità per assecondare le nostre richieste». Luca Spada, subito dopo il Giro, aveva scritto: «Ivan, benedetto il giorno in cui mi hai coinvolto in questo magnifico progetto. Scriveremo tante belle pagine insieme». E Basso chiude così: «La nostra italianità conta tantissimo, nella gente c’è voglia di avere una squadra italiana. Adesso questo non è più il team di Basso e Contador, ma la Eolo-Kometa, che ai tifosi piace perché siamo combattivi e veniamo riconosciuti proprio per questo».