Francia, troppi galli: Mbappé silenziato
Giroud accusa Kylian di egoismo, Deschamps impedisce la replica in tv. Nervi tesi
pronostici non lasciano margine di dubbio. La Francia parte favorita. Scontato, visti i nomi altisonanti a disposizione di Didier Deschamps. Ma la forza dei campioni del mondo potrebbe trasformarsi in un punto debole. Il rischio infatti è che lo spogliatoio imbottito di stelle si trasformi in una polveriera. E il ritorno di Karim Benzema potrebbe anche fare da miccia come si è intuito nel primo battibecco che ha coinvolto colui che per colpa del giocatore del Real è condannato a fare panchina, Olivier Giroud, che se l’è presa con Kylian Mbappé, censurato a sua volta da Deschamps per evitare un primo scandalo mediatico.
ITutto è emerso con l’ultima amichevole, martedì contro la Bulgaria. In teoria l’ultimo test per sperimentare il tridente delle meraviglie prima di affrontare la Germania. Sembrava che tutto funzionasse al meglio fino all’infortunio di Benzema, dopo il vantaggio di Griezmann. La partita è finita comunque 3-0 per i Bleus, con doppietta di Giroud, subentrato al fuoriclasse del Madrid. L’attaccante del Chelsea, corteggiato dal Milan, a fine gara si è sfogato, lamentandosi dei pochi palloni utili a disposizione. Nel mirino
A spegnere la polemica ci ha pensato Deschamps, minimizzando l’accaduto, dando una lettura tattica e mettendo in riga Giroud: «Con lui in campo da pivot il gioco cambia, e Mbappé ha meno mobilità, ma va lasciata libertà agli attaccanti. In ogni caso con la Bulgaria, Olivier ha fatto più minuti che negli ultimi tre mesi». Sembrava finita lì, ma per evitare l’incendio, il c.t. ha vietato a Mbappé di andare in televisione a replicare.
Giroud ha disputato più minuti contro la Bulgaria che negli ultimi tre mesi
E neanche giovedì, dopo la visita del presidente Emmanuel Macron a Clairefontaine (la Coverciano francese, ndr), la situazione è sembrata migliorare. In allenamento Mbappé e Giroud si sono limitati allo stretto necessario. E a nessuno è sfuggito lo scambio glaciale di pettorine tra i due. Per Pogba però va tutto bene: «Nessuna tensione, mi sembra». L’episodio non è paragonabile con i litigi e le divisioni in clan che esplosero al Mondiale 2010, ma Deschamps non può sottovalutarlo, per evitare che il grande punto di forza si trasformi in punto debole, finendo per contraddire anche i pronostici. 1’50”