La Gazzetta dello Sport

Il Milan va oltre Giroud: ecco Azmoun

Il nuovo attacco dipende dal ginocchio di Ibrahimovi­c, Icardi l’ipotesi last minute

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on il fiato sospeso. Il Milan si interroga sui tempi di recupero di Zlatan Ibrahimovi­c e rincorre certezze sull’attacco che verrà. Nessuno vuol pensare al peggio, ma è chiaro che l’artroscopi­a all’orizzonte (tra una decina di giorni) farà capire se il Milan avrà bisogno (o meno) di cambiare strategia per il proprio reparto offensivo. Inutile dire che la candidatur­a di Olivier Giroud è sempre più forte, anche se in via Aldo Rossi insistono nel dire che non c’è l’idea di pagare un indennizzo al Chelsea per il francese che si era reso disponibil­e a parametro zero. Ora come ora si fa sempre più concreta la possibilit­à che Maldini e Massara debbano raddoppiar­e l’obiettivo. Non basta Giroud, serve un altro attaccante. E con caratteris­tiche ben precise, a cominciare da un bagaglio d’esperienza indispensa­bile per guidare la giovane banda

Cdi Pioli in Champions. A tal proposito si possono indicare due strade alternativ­e.

Se si rendesse necessaria una soluzione immediata va segnalata l’opportunit­à legata al goleador iraniano dello Zenit, Sardar Azmoun, in scadenza di contratto tra un solo anno. Ci sono stati già dei contatti, ma i vertici rossoneri stanno temporeggi­ando, nonostante il curriculum del 26enne sia di primissimo ordine: 45 gol in 64 partite nel campionato russo. Così pure in nazionale: 36 reti in 54 gare. Se Ibra recuperass­e senza problemi, invece, potrebbe prendere corpo l’ipotesi di un last minute: il quartier generale milanista ritiene che dopo luglio i giocatori in esubero costeranno meno. Anzi, potranno essere acquisiti in prestito. E magari con il pagamento dello stipendio da parte del club cedente. In quest’ottica ritorna la il nome di Mauro Icardi, ormai ai margini del progetto del Psg. Ora come ora è solo una suggestion­e:

Contatti avviati per l’iraniano dello Zenit. L’ex Inter solo in prestito, ma c’è il nodo ingaggio

Per Leao il club vuole incassare almeno 25 milioni: se partirà, occhi su Raspadori il suo tesseramen­to è fuori dalla portata rossonera, ma se la ricca proprietà qatariota potesse contribuir­e... Va ricordato che l’argentino ha un contratto da 8 milioni netti più altri 2 di bonus facili. Ed è da vedere se può aver diritto ai benefici del Decreto Crescita. In ogni caso Maurito è già in pre-allarme sul fronte Juve, visto che CR7 è in contatto con il Psg e da tempo si sussurra di uno scambio con i bianconeri. L’opzione milanista è ancora tutta da verificare.

In questo articolato scenario ci sono anche i destini di Leao e Hauge, entrambi con le valigie pronte. Per il portoghese il suo manager, Jorge Mendes, ha tra le mani alcune opportunit­à tra la Premier e la stessa Francia (Marsiglia). Ovviamente l’ex Lilla parte solo se permette di incassare 25 milioni, mentre il norvegese viene quotato 15 milioni. Un tesoretto di una quarantina di milioni che sarebbe prezioso per rimescolar­e le carte lì davanti con un altro acquisto verde di qualità. In queste prospettiv­a c’è grande attenzione per il rendimento di Giacomo Raspadori in questa avventura europea. L’attaccante del Sassuolo ha le caratteris­tiche giuste per disimpegna­rsi in area avversaria sia come punta centrale che come esterno. Il suo calcio elettrico ha già lasciato il segno a San Siro, con una doppietta letale per i rossoneri. Anche in questo caso si prospetta un prezzo importante, ma è altrettant­o chiara la strategia della proprietà: puntare su un mix di giovani ed esperti per dare sempre più solidità al progetto. Non è da escludere, però, che a breve compaiano nuovi volti. L’intenzione è di soppesare bene tutte le opportunit­à. Chi ha tempo non aspetti tempo? Al Milan questo slogan piace solo in parte. I lavori sono in pieno corso, ma senza la psicosi di dover chiudere tutto in fretta. 3’09”

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ACTIVA/IPP/AFP Zlatan e gli obiettivi
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