Germania più ricca 400 mila euro a testa in caso di vittoria
Mai era stato fissato un bonus così alto per un trofeo. Ma Inghilterra e Belgio offrono di più per il successo a Wembley
Abbiamo preferito aumentare i soldi per la coppa, zero per le qualifiche
Oliver Bierhoff
Direttore delle nazionali tedesche
È bello quando la gente di successo come Gündogan si ricorda delle radici
Karin Welge Sindaco di Gelsenkirchen
Proprio perché è un figlio di due nazioni, Ilkay Gündogan non dimentica le radici, siano esse generazionali o dell’adolescenza. Suo nonno arrivò in Germania da Dursunbey, provincia del Balikesir: un territorio turco affacciato su due mari, Egeo e Marmara. Emigrando nella Ruhr aveva almeno uno stipendio: minatore, altro non veniva offerto agli stranieri. Il nipote Ilkay è nato a Gelsenkirchen, nell’agiatezza - sempre proporzionata all’esistenza dei genitori degli anni Novanta. Non è sceso nel profondo della terra, è rimasto in superficie, bimbo sui prati dell’Hessler 06, piccolo club calcistico della sua città. Bochum, Norimberga, Borussia Dortmund, Manchester City e la nazionale: infortuni a parte, la carriera è stata un crescendo di soddisfazioni. Senza tagliare il primo affetto. Così ha girato il premio per il titolo inglese con il Manchester City all’Hessler 06. Aveva sentito che i bambini non si iscrivevano più alla scuola calcio perché non c’era un campo in sintetico, vitale nel rigido inverno della Ruhr. Il comune ha dato un contributo di 350 mila euro, ma per il nuovo impianto ne servivano 750 mila. La differenza l’ha messa Ilkay: 400 mila euro, l’intero bonus per aver vinto la Premier League. Sindaco e presidente del club si sono commossi.
Germania generosa
Quattrocento mila euro è anche il premio che riceveranno i nazionali tedeschi in caso di vittoria all’Europeo. Quelli dell’Hessler sono a posto, lo stadio del Dursunbeyspor pure, perché Gündogan ha partecipato anche alla ristrutturazione del campo dei suoi parenti turchi. Prima di pensare a come spenderli, è necessario organizzarsi per come guadagnarli. Per la Germania questo è una sorta di torneo al contrario; parte incontrando i più forti (la Francia e poi il Portogallo), sperando di andare avanti e alleggerire così le difficoltà. In ogni caso il tesoro prospettato ai giocatori è sostanzioso: «Non abbiamo dato soldi per la qualificazione, abbiamo preferito aumentare quelli per la coppa», ha detto Oliver Bierhoff. Aggiungendo: «È una cifra alta, ma la pagherei volentieri». L’esborso totale sarebbe di 10,4 milioni. Tre anni fa per la conferma della Coppa del Mondo erano stati pattuiti 350 mila euro. La Germania uscì al primo turno. In Brasile il titolo valse 300 mila euro. Particolare interessante, per ingolosire ancor più la truppa: il premio di “tappa” per il superamento del turno verrà corrisposto soltanto in caso di primo posto nel girone.
Le altre big
Gli inglesi esagerano: 12 milioni di sterline, fanno in euro circa 540 mila a giocatore. Che poi non sanno quando li riceverebbero perché la federazione ha chiesto un prestito di 175 milioni alla Bank of England per i danni della pandemia. I belgi possono arrivare a 435 mila. La Spagna è generosa come i tedeschi: 400 mila. I giocatori della Francia hanno trattato su un compenso di 340 mila euro. Il Portogallo di Cristiano Ronaldo ha chiesto una “commissione” sull’introito in arrivo dalla Uefa, non dovrebbe scostarsi da quello francese. La Danimarca di Eriksen ha messo sul piatto 8,5 milioni da dividere per 26, circa 327 mila a testa. L’Olanda invece è la più parca, pare abbia offerto ai suoi “solo” 200 mila euro a testa. E l’Italia? La trattativa è in corso, ufficialmente finora si è parlato dei quarti, non del titolo.