La Gazzetta dello Sport

Zoff «Con questa squadra posso andare in porta anche io!»

- Di

L’unico azzurro che ha vinto Europeo e Mondiale: «Mancini ha creato equilibrio e non si soffre»

na sillaba che ha sempre fatto rima con l’azzurro Nazionale. Se discuti sull’Italia del calcio i ricordi prima o dopo portano a Zoff. Dino Zoff: come direbbe un altro mito in celluloide, James Bond. SuperDino in carne e ossa è l’unico che con quella maglia ha vinto prima l’Europeo e poi il Mondiale a distanza di ben 14 anni. Chi lo conosce sa che il friulano non è tipo da lasciarsi andare a facili entusiasmi e anche in questa situazione ricorda che «Si tratta solo del primo passo e il torneo è lungo, ma abbiamo visto delle buone cose che ci fanno ben sperare per questa manifestaz­ione che ha comunque altre formazioni molto competitiv­e».

U3Cosa

le piace di più della squadra di Roberto Mancini? «Che mostra un calcio bello, efficace ed equilibrat­o. Nell’Italia che ha battuto la Turchia in porta potevo giocare anch’io. Nel senso che la squadra è stata sempre compatta e non è mai andata in difficoltà».

Si difende correndo in avanti: buon segnale.

«Certo. Ma la cosa più importante è che la squadra resta molto corta e ci sono buoni sincronism­i, che reggono anche

3

con interpreti diversi».

3Da

nove partite l’Italia non prende gol.

«Ed è frutto del lavoro svolto da Mancini, perché tra l’altro ci sono stati uomini diversi utilizzati in questo filotto».

Gigio può battere il mio record, ma un gol subito non sarà un problema

3Il

suo record personale di imbattibil­ità azzurra di 1143’ non sembra a rischio, ma se la porta restasse imbattuta sino alla finale, Donnarumma potrebbe superarla.

«E ne sarei felice, perché significhe­rebbe arrivare sino in fondo a Wembley. Ma anche se Donnarumma ne subisse uno cambierebb­e poco, il gruppo ha le risorse per essere competitiv­o, per ribaltare le situazioni. Può capitare e non deve diventare un problema».

Quel Jorginho in mezzo sembra essere il metronomo perfetto a equilibrar­e le due fasi.

«È molto bravo, perché non ha qualità particolar­i di incontrist­a, ma tiene sempre la posizione giusta e dà qualità alle giocate»

3 3Anche

la sua Italia nel 2000 cominciò l’Europeo vincendo contro la Turchia, gol di Conte e Pippo Inzaghi. Fu la volta che arrivammo a pochi secondi dall’alzare il trofeo...

«Già. Inutile recriminar­e, contano solo gli almanacchi e lì c’è scritto che ha vinto la Francia, anche se col golden gol. Questo ci deve far capire delle difficoltà di un torneo del genere. Vincere non è mai facile».

3Questi

ritmi alti, la ricerca del gioco, non potrebbe stancare gli azzurri in un torneo così lungo e dispendios­o? «Non credo. Perché l’Italia corre bene, non in modo eccessivo. E il gruppo ha mostrato di avere alternativ­e valide che il c.t. sa ben gestire. Però...».

Stanchezza? No la squadra corre bene e così fatica meno di altri

3Cosa

non la convince?

«Gli azzurri hanno giocato molto bene, ma attenzione: la Turchia ha fatto davvero male. Con il centravant­i isolato lì davanti, hanno cercato lanci lunghi senza speranza, oppure provavano a ripartire con triangolaz­ioni basse che consentiva­no ai nostri di andare a nozze col pressing alto portato bene. Arriverann­o squadre capaci di organizzar­e un contropied­e più decente, come faceva la mia Juve contro il Milan di Sacchi e degli olandesi nel 1990. E allora bisognerà che tecnico e giocatori trovino le giuste contromoss­e per evitare pericoli».

3Consigli

da dare a Mancini. «Per amor di Dio. No».

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