Questa Italia ha il suo garbo Lui è il Draghi del nostro calcio
Brunello Cucinelli è un grande tifoso di Roberto Mancini, che ama il cachemire come espressione ideale dell’eleganza che lo contraddistingue. Brunello Cucinelli venerdì sera ha tifato Mancini e Italia «nella nostra piazzetta di Solomeo, dove ci siamo ritrovati in 18, qualcuno con la bandiera dell’Italia sulle spalle, davanti ad un video gigante». Brunello Cucinelli, imprenditore che ha fondato il suo successo sulla simbiosi fra pratico e bello, vede la stessa fusione nel calcio di Mancini. «Bello e anche ordinato, com’è lui quando veste. E quando parla: Mancio misura le parole, non ne usa mai una in più o una in meno. Un Mario Draghi del calcio, se mi è concesso». Ma Cucinelli ci vede anche qualcosa in più. «E’ un calcio pulito, sereno: un momento di rinascita italiana pure in questo».
Serviva un po’ di spensieratezza al popolo italiano, e anche grazie al calcio, aveva detto Mancini. «Ma io che conosco Roberto da anni, che ho avuto il piacere di incontrarlo quando allenava il City, dietro le sue parole e i suoi atteggiamenti ho ascoltato e visto un altro “regalo”: soprattutto un garbo di fondo, che non è solo suo. E’ stato allenatore pure in questo: lo ha trasmesso anche alla sua squadra. Dopo i tre gol alla Turchia, nessuna manifestazione eccentrica, nessuna concessione alle esasperazioni più frequenti, tipo quella di andare davanti alle telecamere per esultare come guerrieri. Un garbo agonistico, se posso definirlo così: alla Gigi Riva, alla Gianni Rivera. E una Nazionale garbata come è stato il nostro presidente Mattarella, in tribuna all’Olimpico come in questi mesi. Ecco, ancor più che divertimento io credo che l’Italia di Mancini ci abbia dato un esempio di come si può ritrovare quell’amato garbo di cui siamo rappresentanti. Una delle cose che ci servivano di più, in questo periodo in cui stiamo cercando, e faticosamente ritrovando, un momento di riequilibrio».