Verratti è guarito Ora gli ultimi passi prima del rientro: Svizzera o Galles?
Dopo i forfait del 2016 e del 2018 non perderà il 3° torneo. Il medico: «Risposte fin qui confortanti»
l giorno del rientro s’avvicina. Marco Verratti è clinicamente guarito e l’inseguimento all’Europeo può considerarsi ormai concluso. Per il debutto si vedrà, ma il più è fatto. E non era scontato ripensando all’infortunio serio in allenamento con il Paris Sg l’8 maggio: una distorsione al legamento collaterale del ginocchio destro, lo spettro di una nuova rinuncia a un grande torneo. L’ennesima dopo il 2016, quando la pubalgia gli negò l’Euro con Conte, e il 2018, con l’Italia eliminata prima del tempo. Per questo il parigino s’è messo al lavoro con l’ostinazione e l’entusiasmo di un ragazzino, perché non poteva mancare all’appuntamento. Il momento è arrivato, come spiega il professor Ferretti, medico della Nazionale: «Il programma di rieducazione è proseguito senza intoppi, siamo al fatidico “ultimo miglio” nel quale cominceranno il lavoro di squadra e le sollecitazioni della partita».
IOggi i giocatori sono un “patrimonio” dei club e, per considerare guarito un giocatore, serve anche l’ok del medico sociale. Quello del Psg è stato a Coverciano pochi giorni fa e ha confermato la diagnosi. Non solo: «Il ceo Blanc e il direttore Leonardo ci hanno fatto i complimenti», dice Ferretti. Naturalmente l’ultima parola sul rientro spetta a Mancini che non vedeva l’ora di recuperare Verratti, al punto da essere stato tentato di schierarlo contro la Turchia. Fretta inutile, visto che Locatelli è più di una alternativa. Ora c’è da lavorare sul