La Gazzetta dello Sport

Tris Austria, l’eterno Pandev non basta

L’attaccante del Genoa, 37 anni, segna il primo storico gol della Macedonia del Nord

- Di

a segnato gol meno semplici, ma è difficile trovarne uno più importante. E pazienza se è stato una specie di gollonzo. Quando un rinvio di Hinteregge­r è rimpallato su Sabitzer e un’uscitaccia da mani di burro di Bachmann gli hanno aperto l’orizzonte, Goran Pandev ha condensato la sua lunga e profittevo­le carriera in quel sinistro a porta vuota. Aveva già realizzato la rete decisiva nel playoff contro la Georgia, portando per la prima volta la Macedonia del Nord all’Europeo, ha spostato la storia un po’ più in là segnando anche la prima storica rete nel torneo. Quando è nato, nel 1983, il suo Paese nemmeno esisteva: ha ottenuto l’indipenden­za nel 1991, separandos­i pacificame­nte dalla Jugoslavia, nel 2018 ha cambiato nome, nel 2021 è entrato nella geografia calcistica maggiore, proprio grazie a Pandev. A 37 anni e 321 giorni, l’ex eroe del Triplete nerazzurro è diventato il secondo marcatore più anziano nella storia degli Europei, curiosamen­te dopo un austriaco, Ivica Vastic, a segno a 38 anni e 257 giorni contro la Polonia nel 2008. L’Austria davanti, come stavolta. È mancato il lieto fine, sì. Nel primo match del gruppo C, seppur a fatica la spunta la

Hsquadra di Franco Foda, solo “rallentata” dal momentaneo 1-1 di Pandev.

L’attaccante del Genoa aveva recuperato alla svelta la partita nel primo tempo dopo il vantaggio di Lainer, che ha messo le ali su un’apertura di Sabitzer in stile Pirlo-Lichtstein­er. Gol costruito nel serbatoio Red Bull tra Lipsia, dove gioca ancora Sabitzer, e Salisburgo, dove ha giocato a lungo Lainer prima di passare al Moenchengl­adbach e dove è passato lo stesso Sabitzer. Che, in azione a sinistra, a lungo è stato l’unica fonte di luce di un’Austria puntualmen­te rimbalzata sulla trequarti. Sua un’altra invenzione per il possibile 2-0 che il legnoso Kalajdzic ha regalato alle braccia di Dimitrievs­ki appena prima del pareggio macedone. Sulla rete di Pandev, gli uomini di Angelovski hanno potuto costruire una gara di resistenza. Aiutati dalle sbavature tecniche dell’Austria: Schlager regista meno che elementare, Laimer ancora fuori condizione dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori praticamen­te tutto l’anno, Kalajdzic e Baumgartne­r punte-buttafuori, la stella Alaba confinata al suo ruolo di centrale difensivo. L’Austria sembra a lungo una squadra da Holly e Benji, di quelle che ne avevano uno buono costretto

Goran realizza il momentaneo 1-1, Arnautovic chiude la partita con la terza rete austriaca

Decisiva la mossa di spostare Alaba sulla fascia: suo il cross perfetto per il 2-1 di Gregoritsc­h

L’ingresso dopo un’ora di Arnautovic e Gregoritsc­h ha cambiato lo scenario offensivo austriaco. Dopo un’uscita, questa buona, di Bachmann sui piedi di Nikolov al 17’ della ripresa, ultima traccia offensiva macedone, è stata però un’altra mossa di Foda a dare la scossa all’Austria: scambiando le posizioni di Hinteregge­r e Alaba, il c.t. ha permesso al nuovo difensore del Real Madrid di spingere con più insistenza sulla sinistra, il terreno su cui ha arato l’Europa con il Bayern. E proprio dal suo piede è arrivato il cross perfetto - tagliato davanti al difensore ma dietro la linea - per l’anticipo di Gregoritsc­h, un solo gol nella sua travagliat­a stagione all’Augsburg. La Macedonia stanchissi­ma non ha la forza per reagire e nel finale incassa anche il terzo gol (che potrebbe rivelarsi prezioso nell’eventuale conto per le terze classifica­te, consideran­do Olanda e Ucraina favorite per i primi due posti): lo segna Arnautovic, anche lui nella rosa del Triplete ma a quei tempi decisament­e meno eroico di Pandev. Per l’Austria è il primo successo in una fase finale dell’Europeo. Anche questa è storia. (PRIMO TEMPO)R1-1

MARCATORI Lainer (A) al 18’, Pandev (M) al 28’ p.t.; Gregoritsc­h (A) al 33’, Arnautovic (A) al 44’ s.t.

AUSTRIA (3-5-2)

Bachmann 5; Dragovic 6 (dal 1’ s.t. Lienhart 6), Alaba 7, Hinteregge­r 5,5; Lainer 6,5, Laimer 5,5 (dal 48’ s.t. Baumgartli­nger s.v.), X. Schlager 5,5 (dal 49’ s.t. Ilsanker s.v.), Sabitzer 7, Ulmer 5,5; Kalajdzic 5 (dal 13’ s.t. Arnautovic 6,5), Baumgartne­r 5 (dal 13’ s.t. Gregoritsc­h 7) PANCHINA: A. Schlager, Pervan, Schaub, Schopf, Grillitsch, Trimmel, Lazaro

ALLENATORE Foda 6,5 ESPULSI nessuno

AMMONITI Lainer per gioco scorretto

NORD MACEDONIA (3-5-2) Dimitrievs­ki 7; S. Ristovski 6, D. Velkoski 5,5, Musliu 6 (dal 41’ s.t. M. Ristovski s.v.); Nikolov 6 (dal 18’ s.t. Bejtulai 5,5), Bardhi 6,5 (dal 37’ s.t. Trickovski s.v.), Ademi 6, Elmas 6, Alioski 6; Trajkovski 5,5 (dal 18’ s.t. Kostadinov 5), Pandev 7 PANCHINA Jankov, Siskovski, Ristevski, Hasani, K. Velkoski, Spirovski, Avramovski, Churlinov ALLENATORE Angelovski 6 ESPULSI nessuno AMMONITI Trajkovski e Alioski per g.s.

ARBITRO Ekberg (Sve) 6

NOTE Spettatori 9.082. Tiri in porta 5-2. Tiri fuori 1-2. Angoli 4-0. In fuorigioco 10. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.

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EPA Che momento Goran Pandev, 37 anni, festeggia: è il secondo marcatore più anziano nella storia dell’Europeo a fare tutto.

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