LA GUIDA Rinascita Evenepoel: suo il Giro del Belgio «Sto tornando al top»
Il 21enne punterà forte sulla crono olimpica: «Ho ancora bisogno di un po’ di tempo, ma ora sono felice»
inizio della terza settimana aveva presentato il conto a Remco Evenepoel con le prime scivolate in salita e il ritiro alla viglia della diciottesima tappa. Certo, il giovane campione belga aveva tutte le attenuanti possibili e immaginabili: era al debutto in un grande giro a soli 21 anni dopo nove mesi lontano dalle competizioni, per lo spaventoso incidente al Lombardia 2020. Ma Remco aveva una voglia matta di rimettersi il numero attaccato alla schiena e al Giro del Belgio ha lasciato il segno: vittoria nella cronometro alla seconda tappa, preludio alla conquista della classifica finale sigillata ieri nella tappa vinta dall’eterno Mark Cavendish, che a 36 anni ha conquistato il 151° successo in carriera.
L’Il britannico è il compagno di squadra alla Deceuninck-Quick Step di Evenepoel che dopo il bis al Giro del Belgio (lo aveva già vinto nel 2019 a 19 anni) farà i campionati nazionali e poi i Giochi di Tokyo, dove punterà forte sulla cronometro, lui che nella specialità è stato argento iridato nel 2019.
Un avversario molto pericoloso per il nostro Filippo Ganna in Giappone. «Non so ancora se adesso farò uno stage in altura oppure no - ha detto il talento belga -. In quota non ci si può allenare alla stessa intensità che a livello del mare, e nel mio caso quell’intensità è più importante e più vantaggiosa per l’immediato futuro. Alla fine forse andrò in Spagna. L’unica cosa certa al momento è che partirò per Tokyo a inizio di luglio, per il resto si vedrà».
Nel frattempo, Remco Evenepoel si gode un momento di felicità e una condizione finalmente ritrovata. Ne aveva bisogno dopo il terribile incidente a Ferragosto 2020 nella discesa del Muro di Sormano in cui si era rotto il bacino. «Quello che è successo in questa settimana mi rende molto felice, dopo tutto quello che mi è accaduto e che ho passato. È il segno che so tornando ai massimi livelli e questo è quello che conta. Adesso vorrei solo ringraziare tutti coloro che mi hanno supportato prima per prepararmi al Giro d’Italia e adesso per il Giro del Belgio. Sto facendo ottimi progressi, ma ho ancora bisogno di un po’ più di tempo per tornare veramente al 100%. Alla fine sono convinto che andrà tutto bene».