La Gazzetta dello Sport

L’Olimpico sarà più azzurro: stavolta si gioca davvero in casa

- di PICCIONI

Domani sera ci saranno quasi 16mila spettatori: 4mila dalla Svizzera, tutti gli altri faranno il tifo per l’Italia

Sarà uno stadio Olimpico più azzurro quello che accoglierà domani il secondo match europeo della nostra Nazionale, la sfida con la nazionale elvetica guidata da Vladimir Petkovic, grande ex per l’impianto romano visto il periodo passato al timone della Lazio fra il 2012 e il 2014. Se è vero che sono stati venduti in Svizzera quasi 4mila dei 15.948 biglietti usciti vittoriosi dal sorteggio nato dalla riduzione della capienza degli spalti al 25%, si può affermare che a questi non dovrebbero aggiungers­i molti altri sostenitor­i avversari, a differenza di quanto accaduto con la Turchia. Gli svizzeri

Venerdì scorso, infatti, i turchi, peraltro anche grazie al colpo d’occhio cromatico (tutti rigorosame­nte in maglia rossa), hanno quasi pareggiato il confronto con i tifosi azzurri, a differenza di quanto accaduto in campo. La loro presenza si è vista e sentita, soprattutt­o fra Distinti e Curva Sud, ben oltre le tremila presenze annunciate. Se l’obbligo di quarantena ha impedito o comunque limitato l’arrivo dalla Turchia, in tanti sono venuti da Germania, Austria e Francia. Una Debutto... turco

Nel primo match la Turchia aveva tanti tifosi arrivati da Germania, Austria e Francia Figc al lavoro

Il presidente Gravina punta a un incremento della capienza nel quarto di finale situazione che non dovrebbe ripetersi domani per gli svizzeri. Intanto 6mila biglietti dei 15.948 sono stati acquistati in Italia, ma soprattutt­o è probabile che stavolta chi arriverà dall’estero lo faccia per sostenere gli azzurri di Roberto Mancini. Da Baku no

Per raggiunger­e l’Italia, i tifosi svizzeri potranno usufruire delle stesse condizioni degli altri cittadini dell’area Schengen, quindi con l’obbligo di presentare un test negativo al tampone effettuato nelle ultime 72 ore. Per lo stadio, però, questo spazio temporale si riduce alle 48 dallo svolgiment­o della partita tanto che l’ambasciata svizzera ha pubblicato un elenco di siti dov’è possibile effettuare il test (molecolare o rapido). Da questo discorso, però, è escluso chi ha viaggiato a Baku per la prima partita. In quel caso, essendo l’Azerbaigia­n fuori dall’area Schengen, è necessario l’isolamento di 10 giorni. Una condizione impossibil­e da rispettare. Anche per questo, per GallesSviz­zera, sono stati acquistati in terra elvetica soltanto 500 biglietti e ancora meno, poco più di 300, risultano comprati per la partita con la Turchia. Insomma, questo fa pensare che la sfida più suggestiva, e anche più abbordabil­e per i tifosi svizzeri, sia quella con l’Italia. Non però fino al punto di cambiare i rapporti di forza all’interno dello stadio. Ci sarà naturalmen­te il tutto esaurito, che risulta confermato anche per

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