La Gazzetta dello Sport

Più sì che Nole L

GRANDE SLAM? LAVER SPINGE DJOKOVIC «DIVENTERÀ IL PIÙ FORTE DI SEMPRE»

- Mats Wilander John McEnroe Riccardo Crivelli di INVIATO A PARIGI

a missione sembrava impossibil­e. Ma solo per gli altri. Alla fine del 2010 Novak Djokovic, che in quel momento ha nel palmarès un solo Slam, gli Australian Open del 2008 (Federer è già a 16, Nadal a 8), vince la Coppa Davis. Ha appena scoperto di soffrire di celiachia e insieme alla dieta cambia totalmente l’approccio all’allenament­o. Soprattutt­o, si ribella all’idea che i due mostri siano irraggiung­ibili, come invece accadrà a tutti gli altri giocatori di quell’epoca. Più di un decennio dopo, non solo il Djoker è a un solo Slam dai grandi rivali Roger e Rafa (19 a 20), ma vincendo per la seconda volta al Roland Garros avanza di nuovo la candidatur­a (era già accaduto nel 2016) all’impresa più straordina­ria del tennis, il Grande Slam, che gli altri due probabilme­nte non possono più sognare.

L’incoronazi­one Non a caso, uno dei primi tweet di congratula­zioni dopo il trionfo francese è arrivato da Rod Laver, che il Grande Slam lo ha realizzato due volte, nel 1962 e nel 1969, ultimo a riuscirci (l’altro è stato Don Budge nel 1938): «Due Career Grand Slam (Nole ha vinto almeno due volte tutti i Major, ndr)e 19 in tutto. Compliment­i per la memorabile settimana a Parigi e auguri per il meglio sull’erba». Già, Wimbledon. Novak si presenterà da campione in carica, un altro possibile tassello verso una delle più grandi performanc­e che lo sport conosca. Secondo Laver, Djokovic ha le potenziali­tà per diventare il terzo uomo del Grande Slam: «Io l’ho realizzato da dilettante e da profession­ista e non so quale sia stato più complicato e duro. Ma sono entusiasta per Novak. Gli piacciono le sfide che il suo sport gli mette sempre di fronte, questo è ciò su cui costruisce la sua grandezza. Difficilme­nte non riesce a giocare il suo miglior tennis quando conta. È un giocatore diverso dagli altri. Mentalment­e è più forte, essere sotto di un set o due non significa niente per lui. Continua a lottare». I risultati del Djoker stanno cambiando la percezione anche del leggendari­o «The Rocket»: «Molte persone, me compreso, pensano che Federer sia il migliore di sempre in questo momento, ma Novak sta colleziona­ndo grandi record, quindi alla fine bisognerà guardare anche alla sua carriera. Ormai devi metterlo nel gruppo con i più grandi giocatori della storia. Deve essere lassù».

Parola di Mats Grande Slam e Più Grande di Sempre: nel caso di Djokovic non possono che viaggiare in parallelo, a questo punto. Mats Wilander nel 1988, come Djokovic, vinse in Australia e al Roland Garros, poi perse nei quarti a Wimbledon ma vinse gli

È motivato e sembra imbattibil­e: a Londra e a New York è favorito, il Grande Slam è possibile

Ciò che ha fatto a Parigi appartiene al più grande giocatore di tutti i tempi

L’australian­o fu l’ultimo a fare l’impresa nel 1969: «Novak si esalta nelle sfide e di testa è diverso da tutti gli altri»

Us Open: «Ci stiamo avviando verso la stagione in cui di solito mettiamo Djokovic come favorito per Wimbledon e per gli Us Open, quindi si può tranquilla­mente parlare di possibilit­à di Grande Slam. Sembra così fresco alla fine delle partite ed è sempre spaventosa­mente motivato. E poi è intelligen­te, e a Parigi è rimasto anche calmo per tutto il torneo. Sembra imbattibil­e, forse è giusto cominciare a considerar­lo il più forte di sempre».

I big e il coach Un dubbio che non assale invece John McEnroe: «Per età e capacità di essere competitiv­o su tutte le superfici, abbiamo sempre immaginato che a fine carriera Novak avrebbe superato gli Slam di Federer e Nadal. Conquistar­e il Grande Slam è difficile, però quello che ha fatto a Parigi, con le vittorie in semifinale e in finale, credo appartenga sempliceme­nte al più grande giocatore di tutti i tempi». Anche per Justine Henin, la ex numero uno del mondo, a parità di prestazion­i Djokovic è davanti ai grandi rivali: «Quando lui, Federer e Nadal giocano al top del loro livello, Nole è il più forte». Secondo coach Vajda, l’obiettivo del Grande Slam e dell’Olimpiade è assolutame­nte nella testa del pupillo: «Mentalment­e sta molto meglio degli anni precedenti. E se è in fiducia con il gioco, può essere dominante». Ora lo aspettano i libri di storia.

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Ora è più vicino ai grandi rivali Novak Djokovic, 34 anni, con il successo a Parigi ha conquistat­o almeno due volte tutti gli Slam , arrivando a 19: a una sola lunghezza da Federer e da Nadal
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