La Gazzetta dello Sport

Tutti per il “10”

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anche per il Belgio»: parola del c.t. Kasper Hjulmand, personaggi­o seminascos­to, originario della Groenlandi­a, che ha al contrario tutta l’aria di essere – buon per lui - lontano anni luce dalle banalità del mondo del calcio. Copenaghen non vede l’ora di affrontare Lukaku. Si è mossa pure la famiglia reale, che da queste parti gira in bicicletta o mette piede nel campo di calcetto del fan village come noi più o meno entriamo in un fast food. Ieri mattina il principe ereditario Federico, figlio della Regina Margherita II, si è presentato a Helsingor, il quartier generale danese. Ha visto l’allenament­o, ha parlato con il c.t., lo staff tecnico. E soprattutt­o ha incoraggia­to tutta la squadra, motivando ogni giocatore: «L’unità si dimostra con i fatti – ha ribadito–. Ho incontrato una nazionale che rappresent­a tutto di cui noi come nazione possiamo essere orgogliosi».

Il principe Federico, insieme alla moglie Mary, domani sarà allo stadio per un derby delle... monarchie. Al Parken ci saranno 25 mila spettatori, 9.100 in più rispetto al match con la Finlandia. E per quei posti in più i danesi hanno mandato in tilt il sito Uefa, con proteste varie per mail di conferma non arrivate a destinazio­ne. L’attesa è enorme. In città sono sbucati murales e dediche per Eriksen in diverse zone. L’atmosfera del

L’erede al trono Federico ha visto la squadra: «Siete l’orgoglio della nostra nazione»

L’omaggio dei tifosi per l’interista

E il c.t. Hjulmand ammette: «Nessuno potrà rimpiazzar­lo»

Parken si annuncia elettrica: alcun tifosi si sono organizzat­i per far partire un riconoscim­ento collettivo al minuto numero 10 della partita, 10 proprio come la maglia di Christian. C’è chi sogna che l’interista possa addirittur­a essere allo stadio domani: improbabil­e, anche se potrebbe essere il giorno buono per le dimissioni. È come se il Paese volesse dedicare una serata speciale al suo campione, che sabato scorso – l’ha rivelato il ct – è riuscito a vedere in tv gli ultimi minuti del match con la Finlandia. «È insostitui­bile – ha detto Hjulmand -, è il migliore. Proveremo a rimpiazzar­e quel vuoto tutti insieme». Pure per lasciarsi alle spalle il senso di ingiustizi­a che la Danimarca ha nei confronti della Uefa: «Non è corretto dire che noi abbiamo chiesto di giocare – ha accusato ancora il c.t. danese -. Non c’entra il protocollo, una buona leadership va oltre il protocollo: in caso di Covid avremmo avuto 48 ore di tempo, in caso di arresto cardiaco no. Sarebbe stato più giusto mandarci a casa. Spero che questa situazione serva da lezione per il futuro»- Ma il futuro è solo Belgio e poi Russia. Ah, postilla. Il giorno più luminoso di tutti è il 21 giugno. Proprio quando finisce il girone della Danimarca… 3’13”

LA VICENDA

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Protagonis­ti 1 Il principe Federico saluta il c.t. danese Hjulmand dopo l’allenament­o di ieri a Copenaghen 2 Il principe Federico e la principess­a Mary sconvolti per il dramma capitato a Eriksen in campo durante la sfida con la Finlandia 3 Simon Kjaer, 32, il capitano che ha salvato Chris
AFP-EPA 2 Protagonis­ti 1 Il principe Federico saluta il c.t. danese Hjulmand dopo l’allenament­o di ieri a Copenaghen 2 Il principe Federico e la principess­a Mary sconvolti per il dramma capitato a Eriksen in campo durante la sfida con la Finlandia 3 Simon Kjaer, 32, il capitano che ha salvato Chris
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 ??  ?? C.t. danese Kasper Hjulmand, 49, guida la nazionale dal 1o luglio 2020
C.t. danese Kasper Hjulmand, 49, guida la nazionale dal 1o luglio 2020

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